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venerdì 4 novembre 2011

Stiamo passando dal berlusconismo al casinismo ?

Il Governo Berlusconi ha chiuso il suo ciclo, molto indignitosamente. Nessuno ormai si sofferma sul fatto se otterrà o meno la fiducia sul famoso maxiemendamento con le misure "inutili o comunque assolutamente inadeguate" per fronteggiare la crisi. Tutti ormai danno per scontata la crisi di governo a breve, sicuramente entro fine anno. 
In questi anni il berlusconismo ha avvelenato la vita del paese con contrapposizioni ora artificiose contro chi non la pensava in quel senso, nel senso di ritenere veritiero il mondo delle telenovele, e ora facendo largo uso di prepotenza e di arroganza in tutte le posizioni di potere, nei gangli vitali della società, occupati e gestiti come un esercito invasore che deve saziarsi prima che volga il corso della storia.
I cortigiani, i servi della classe dirigente berlusconiana, hanno esasperato  le peggiori qualità che il potere, usato dagli uomini, purtroppo esprime quando è ritenuto un'arma di dominio piuttosto che un servizio. I saccheggi della cosa pubblica sono stati indescrivibili.
Avremo tempo comunque  nei prossimi mesi e nei prossimi anni per rappresentare le degenerazioni messe in atto dai berlusconiani che, con sincerità occorre dirlo,  hanno retto bene il confronto -su corruzione e affarismo- coi precedenti poteri democristiani e con quelli democristiano-socialisti.

Oggi però vogliamo riflettere su un aspetto che ci ha colpito, ci ha lasciato pensare  ed ha alimentato il "disgusto" a più non posso verso la classe politica del nostro paese.
Berlusconi è finito (o quasi) ed i politicanti che vivono di politica, di indennità, di affarismo e che ci danno l'idea delle sanguisughe che fanno ? cosa stanno facendo ?
E' ovvio i voltagabbana !
Tutti i scilipodi senza pudore erano accorsi alla corte del caimano ed ora ... visto il vento che soffia stanno riposizionandosi.
Nel riposizionamento non possono e non potrebbero mancare i voltagabbana di lunga carriere, quelli che hanno alle spalle esperienze quarantennali, quelli che il modello scilipodi lo guardano dall'alto in basso perchè ritengono di appartenere -bontà loro- ad altro lignaggio.

Ricordiamo tutti il Carlo Vizzini, quello degli anni settanta ?
Era segretario di un partito, il psdi, che fino agli anni sessanta aveva svolto un ruolo importante e dignitoso per la democrazia italiana: sgangiare quante più forze possibile dal frontismo a guida comunista ed inserirle nel campo liberalsocialista. Quando il ruolo politico di questo partito -fondato da Saragat- venne meno -appunto negli anni sessanta-, per esaurimento della missione costitutiva, si verificò la metamorfosi in partito clientelare e soprattutto senza valori ideali.
Carlo Vizzini visse l'intero periodo di disfacimento e  degenerazione del potere democristiano e quello successivo democristiano-socialista a guida craxiana. Fu investito marginalmente dall'uragano Tangentopoli; saldò le responsabilità e intravide il futuro politico nell'astro del sindaco Leoluca Orlando, di cui fu stretto collaboratore.
Quando per l'orlandismo palermitano cessò la primavera, Carlo Vizzini intravide la continuazione del "belvivere nell'area governativa"  nel berlusconismo. Ed è stato esponente di prima fila del berlusconismo siciliano e consigliere ascoltato di Alfano, oltre che presidente di Commissioni parlamentari.
Costui ha, lo dimostra il suo percorso politico, un naso sensibile e sa interpretare tutti i venti che dovranno ancora spirare.
Da oggi, da stamane, Carlo Vizzini è esponente del Terzo Polo, uomo situato accanto a Casini, avendo presentato le dimissioni dal gruppo del PDL, ormai in disfacimento.
Stiamone certi, se Vizzini ha scelto Casini, avremo in Italia un periodo di Casinismo. Carlo non sbaglia mai i suoi posizionamenti. Finora è sempre stato accanto a chi governa.
Dargli del voltagabbana è sbagliato: sono gli altri che perdono il potere, lui è sempre stato al Potere, .... da quarant'anni.
Vizzini, questo siciliano accusato e indagato per presunti strani rapporti col figlio dell'ex sindaco Ciancimino .... circostanza che lo ha indotto mesi fa a dimettersi dalla Commissione parlamentare antimafia, non ne ha mai sbagliata una in un quarantennio.
Prepariamoci -quindi- dopo il berlusconismo al casinismo

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