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giovedì 22 settembre 2011

Tutto il mondo ride del nostro Berlusconi - Solamente la gerarchia cattolica .... ...... .....

La prima repubblica per quanto riguarda i principi cattolici è risaputo su come funzionava. La Chiesa aveva delegato una parte della sua dottrina al partito della Democrazia Cristiana e non osava intromettersi in forma diretta, apparente, nella conduzione dello Stato. La Democrazia Cristiana fra contradizioni e sforzi di composizione interna restò, nella sostanza, un partito laico, nel senso che tranne che nei primi anni del dopoguerra non fece del fondamentalismo una bandiera; si battè in maniera più o meno convinta contro il referendum del divorzio e quello sull’aborto regolamentati con legge dello Stato, ma ne accettò i risultati.
In un certo senso quel partito svolse il ruolo di “filtro” fra le vocazioni clericali e quelle di uno stato laico attento alle esigenze pluralistiche delle società moderne, che devono tenere conto di tutti i filoni culturali e religiosi presenti nella società.
In questi ultimi venti anni di seconda repubblica le cose sono andate diversamente. La Chiesa in teoria non ha avuto un suo partito referente e spesso ha affermato direttamente con forza i principi fondamentali della religione. Qualche saggista ha definito il periodo di guida della chiesa italiana da parte del cardinale Ruini come quello in cui si tentò di rimettere in discussione l’evoluzione avvenuta nella società nei quarantenni precedenti.
Questioni come il divorzio, l'aborto, l'eutanasia, le coppie di fatto e la procreazione assistita sono state considerate “aperte”. Le pretese dogmatiche della Chiesa cattolica hanno però mostrato grosse contraddizioni nascoste nei cosiddetti 'valori assolutì che essa teoricamente difende. In pratica è nato durante la presente seconda repubblica un 'nuovo partito di  Diò. Un partito, guidato dal Cardinale Ruini e dal Cardinale Bagnasco, e sostenuto da un gruppo ben ramificato di giornalisti, politici e intellettuali. Uomini di primo piano, tra i quali spiccano i Teocon e i Teodem, ostili alla moderna civiltà illuministica, scientifica e razionale, uomini spesso definiti “atei devoti” nel senso che pur non essendo credenti si sono messi al servizio della chiesa. Fra questi uomini spiccano l’ex presidente del Senato, Marcello Pera, che scrisse un libro sulla situazione spirituale dell’Europa congiuntamente all’attuale pontefice tedesco. Fra questi “atei devoti” spicca inoltre, non solo per la sua mole, il direttore de “Il Foglio” Giuliano Ferrara.
Nel contesto che abbiamo tentato di tracciare in questi anni c’è stata quindi una controffensiva clericale contro la modernità per il reingresso della religione nella politica. Tutto questo ha implicato, col supporto degli "atei devoti" un accordo con gli inquilini dei palazzi del potere, col berlusconismo in buona sostanza. L’accordo ha visto le maggioranze parlamentari legiferare contro eutanasia (anche per chi credente non è), regolamentazione delle coppie di fatto (anche per chi credente non è), procreazione assistita (anche per chi credente non è).
La Chiesa di Bagnasco è andata a braccetto con il governo di Berlusconi ma non ha speso alcuna energia per il governo retto dal “cattolico” Romano Prodi. Questa chiesa ha addirittura tentato di mettere l’aureola all’uomo delle escort di palazzo Grazioli. Gli incontri fra Bagnasco e Berlusconi avvenivano in terrazza su piazza di Spagna, a cena nella casa di Bruno Vespa.
Mons. Fisichella era incaricato di spiegare ai giornalista, a mò di addetto stampa, che le scivolate etiche di Berlusconi erano “piccole cose” cosicchè gli si poteva somministrarsi la “comunione” e comunque se gli scappava qualche “bestemia” registrata dalle televisioni erano da ritenere solamente delle …battute.
Oggi, nel settembre 2011, Berlusconi è al punto che non può partecipare all’Assemblea dell’Onu dove si discute dell’assetto del dopoguerra libico, della Siria, della Palestina e di altre questioni importanti per lo stesso tenore di vita degli italiani (chi piglierà il grosso del petrolio libico ? la Francia, ovviamente) perché nessuno dei capi di stato presenti ha voglia di stringergli la mano.
La Chiesa di battaglia di Ruini e Bagnasco, la chiesa dei principi “assoluti”, negli ultimi due mesi dove si è trasferita ? Tutti i telegiornali del mondo aprono ogni giorno col nostro ridicolo premier che ha trasformato tutte le istituzioni in “bordelli”, bordelli del sesso e bordelli della corruzione. La chiesa, la chiesa della rigidità di Ruini e Bagnasco dove vive ? Il dotto Fisichella ha perso la lingua  ?
La Chiesa -se permettete- la chiesa di cui pur dichiarandoci da sempre laici (nel senso civile del termine) è anche nostra, dove sta ? Nessuna pronuncia arriva dai sacri palazzi sul degrado che il Berlusconi sta diffondendo in tutti i gangli del nostro paese.
Quanti attacchi furono mossi da quei palazzi invece contro il povero Romano Prodi, cattolico da sempre, per il semplice motivo che stava tentando di regolamentare il regime di convivenza delle coppie di fatto; delle coppi di fatto che non si riconoscevano, si intende, nella morale cristiana.
Per i sacri palazzi, dobbiamo concludere, è preferibile la “doppia morale”: “apri tutti i bordelli che vuoi e cerca di non farti scoprire” – “conduci una vita in convivenza ma non esigere che esistano delle regole dello stato”.
Da cristiani-laici quali ci dichiariamo preferiamo la Chiesa che testimoni il Vangelo piuttosto che quella dell’opportunità e dell’ingerenza nelle cose di cesare, con l’aggravante di avvalersi per opportunismo di uomini “malati” a cui nessun gerarca trova pubblicamente il coraggio di dirglielo, come ha fatto invece la moglie.
No, la "doppia morale" non ci convince !

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