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mercoledì 14 settembre 2011

La biblioteca di Papas Jani Di Maggio

di Nicola Graffagnini
Quest’anno durante il solito mese di Agosto  passato al mio paese, finalmente sono riuscito  a visitare  la nostra biblioteca comunale, ero infatti curioso  di confrontarmi con i  ricordi di adolescente.

 Debbo dire  che  un bel gruppo  di  ragazzi  miei coetanei   scoprimmo la biblioteca grazie al nostro Parroco Papas Jani Di Maggio  che  riusciva  a  interessarci   alternando sapientemente    attività  ludiche  e culturali  insieme  alle solite  attività di catechismo.

 Debbo dire  anzi  che  il catechismo  come lo facevamo  noi  non era affatto noioso  perché durava poco  e potevamo subito dopo  giocare  nei locali attigui  alla chiesa  e non solo … , alle  17  c’era  puntualmente  la merenda  che ci aspettava  nel piccolo cortile  della Chiesa  e   Papas  Jani  nel contempo, ci intratteneva  con qualche pensierino della sera, di solito una riflessione  religiosa  per la settimana.

 Ma non finiva qui, ogni Sabato  alcuni di noi, avevamo l’appuntamento con lui  davanti la biblioteca comunale  che dirigeva. La biblioteca allora era  ospitata  nei locali  comunali al piano terra  lato Via Skanderberg.

 Mi ricordo  quando il parroco  ci  accompagnò  per la prima volta   in biblioteca e  ci lasciò liberi di scorazzare  in mezzo agli scaffali pieni di  libri   invitandoci  a sceglierne uno da  portare a casa per leggere.

 Pian pianino  ci trasmise  con molta delicatezza  il piacere  della lettura e  della  scoperta  individuale    ma  anche  quello della riflessione    sul libro letto.

Mi ricordo  di avere  continuato  le letture per mio conto   anche durante gli anni  del Seminario, a Grottaferrata  avevo infatti il permesso di andare  nella grande  biblioteca  che  diresse  Don Sofronio  Gassisi, fratello  del nonno  materno Gaspare  ( vigliaccamente ucciso alle spalle, durante un abigeato nel Gennaio del 1925).
Successivamente, ritornato in paese  mi ricordo  di avere  scoperto per mio conto la letteratura americana  pubblicata  dall’editore  Einaudi, erano  i   volumi  che si distinguevano anche da lontano, con la copertina in campo bianco  e  un sottile filo rosso che delimitava il titolo e  l’immagine sottostante  ,ma  anche  la giovane letteratura  italiana del dopoguerra, “ Lavorare stanca“ di Cesare Pavese, ma già mi ero diplomato  e  in città avevo  trovato il primo lavoro  per mantenermi all’Università.
 Per curiosità  ancora una volta  ho percorso  la fila degli scaffali alla ricerca  di qualche libro   che mi ricordasse  qualcosa  di   quei tempi, ricordo  ancora  che a  volte  Papas  Jani  durante la merenda  in cui eravamo tutti presenti, ci comunicava l’itinerario  di una gita, fu così  che  una sera partimmo  con mezzi di fortuna ( un camion  con  l’autostop  )  verso il Monte Genuardo  per ammirare tutti insieme   l’alba  dal tetto della Sicilia, una bella avventura  e una mia slogatura.
 Avrei voluto consultare  il Registro dei prestiti  di quegli anni   per  verificare esattamente  il  tipo  di  libri  che leggevamo ma  il giovane impiegato  della biblioteca  mi ha aperto le braccia e mi ha spiegato   che  quel Registro   non  viene conservato  in biblioteca   ma  negli Uffici del comune.
 Voglio sperare  che un giorno o l’altro, appena avrò il tempo di ritornare  a visitare   la  Biblioteca  Comunale, riuscirò  a trovare il Registro  dei prestiti  della gestione  di Papas Jani Di Maggio, per confrontare  con i documenti   scritti   e  i libri a portata di mano, i mie ricordi   delle prime letture.
 Nicolò Graffagnini

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