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venerdì 15 luglio 2011

L'Italia che affonda è colpa della mancanza di "uomini di stato", ma anche di tutti noi che notiamo e non ci indigniamo per ciò che ci sta attorno

L’Italia è un Paese pesante

-con nove livelli elettivi,
-145 mila eletti, di cui i più inutili e parassitari sono le migliaia e migliaia di consiglieri ed assessori provinciali, il cui costo è di 7 miliardi annui: un decimo della manovra Tremonti. Utili per il sistema democratico sono sindaci , assessori e consiglieri comunali, che costano relativamente poco ed i consiglieri addirittura –il caso di Contessa Entellina- poco più di 10 euro per seduta (in un anno si tengono meno di 12 sedute).
-22 mila componenti di Consigli di amministrazione delle società pubbliche controllate, tutta gente che sconosce le regole dell’economia aziendale (ignoranti da testa a piede) e usa il baciamane nei confronti dell’onorevole che li ha mandati a “distruggere” le aziende pubbliche per gli interessi di partito e personali.
- nonché 16 mila revisori dei conti (professionisti sulla carta che si prostituiscono alle esigenze della politica e che quindi non sono PROFESSIONISTI, ma arruffoni di stato -con rarissime eccezzioni-).
Una massa enorme di persone che, in buona misura, vivono parassitariamente sulle tasse che tanto faticosamente gli italiani pagano e che divorano il 'bene pubblico'.
Per quanto riguarda più da vicino noi siciliani, noi contessioti,
E’ imprescindibile tagliare i costi dell’Assemblea regionale, regno di un modo barocco di interpretare l’autonomia siciliana. Occorre adeguare i suoi costi a quelli del Consiglio regionale della Lombardia, e possibilmente dimezzarli ancora visto che la popolazione siciliana è la metà di quella lombarda.
Il secondo taglio deve eliminare tutte le indennità e i privilegi degli ex, ex presidenti, ex magistrati, ex …ex…. Chi fa politica deve avere un compenso per l’esercizio dell’attività, non per arricchirsi, ma quando cessa e ritorna al proprio mestiere di provenienza non deve percepire più neanche un euro.
Il terzo taglio drastico è la promessa cancellazione dell’Aran Sicilia e l’adeguamento, verso il basso, di stipendi e pensioni dei dipendenti regionali adeguandoli a quelli dei dipendenti statali, con l’eliminazione della costosa struttura che amministra le pensioni, anziché affidare l’incarico all’Inpdap.
In Sicilia occorre immediatamente aprire centinaia e centinaia di cantieri per utilizzare i miliardi di euro dell’Unione Europeo che rischiano di tornare a Bruxelles per i tanti sindaci alla Sergio Parrino,imbranati, che rinunziano all’utilizzo (rif. II lotto recupero Castello Calatamauro).
Occorre infine, in Sicilia, mandare a casa, non eleggendoli, i tanti sindaci imbranati che sprecano i soldi pubblici affidando incarichi a tecnici esterni, dopo avere messo su, in comuni da 2.000 abitanti, uffici tecnici degni di comuni da 50.000 abitati.
Essere onesti con se stessi e con gli altri significa desiderare per "la cosa pubblica" ciò che faremmo per le situazioni personali, che ci riguardano da vicino. Stare ad aspettare uomini della provvidenza significa essere corresponsabili delle "tante ruberie pubbliche" che da siciliani notiamo e fingiamo di non rilevare.

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