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giovedì 21 luglio 2011

La Sicilia, a seguito dei tagli di Tremonti, disporrà di meno risorse. Tuttavia se i governanti fossero onesti e capaci si potrebbe far crescere molto meglio l'economia.


Fino ad oggi la classe  politica siciliana ha potuto vivere in base ad un parassitismo diffuso, dispensando favori, promettendo posti pubblici, favorendo imprese non competitive, distribuendo consulenze inutili agli amici, foraggiando formatori incompetenti. Il peggio del peggio che una gloriosa e antica regione come la nostra non si meriterebbe dai 90 superparassiti di Palazzo dei Normanni.
Se Lombardo invece di impegnarsi per i siciliani si impegnasse solo per
la sua famiglia, e al suo posto ci fossero veri politici ....
Servono guide coraggiose e virtuose che antepongano gli interessi dei siciliani a quelli propri e della propria famiglia e del proprio clan. Ed ora che le risorse finanziarie sono tagliate senza pietà da Tremonti (e molte altre saranno ancora tagliate ....), c’è bisogno ancor di più di illustri siciliani, integerrimi, onestissimi, disposti a lavorare gratis pur di dare un contributo decisivo all'Isola. E ve ne sono tanti, che senza i famosi 20.000,oo euro al mese sono disposti ad impegnarsi per la Sicilia.
Come ci hanno ridotti:
Il Friuli, con 1,2 mln di cittadini produce il 2,5% del reddito nazionale.
La Sicilia con quattro volte gli abitanti (5 milioni) produce solo poco più del 5,6% del Pil nazionale.
In queste cifre si racchiude il disastro della Sicilia e la gravissima responsabilità della sua classe dirigente a partire da quella politica, che finora, in questa nlegislatura ci ha offerto i vari Vitrano ed altri affaristi-"ladri".

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