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mercoledì 13 luglio 2011

In un paese che ha la burocrazia più pletorica del mondo, i politicanti fanno ricorso agli "incarichi" agli amici

Gli incarichi assegnati in Sicilia dalle amministrazioni locali sono un esercito. Un contratto di consulenza, di «esperto», non viene negato a nessun amico; tanto a pagare sono le casse pubbliche. Figurarsi che pure il sindaco di un paesino di 2.000 abitanti, Contessa Entellina, ha voluto postato in bilancio decine e decine di migliaia di euro per affidare incarichi “tecnici”, pur disponendo di un ingegnere e tre geometri nell’ufficio tecnico. Guai ad essere contrari contro quei soldi calati in bilancio: si viene bollati come “affamatori” degli amici che …. devono …. lavorare.
Sordi ai continui richiami della Corte dei conti e ai moniti del governatore della Banca d’Italia, dei ministri Tremonti e/o Brunetta, cresce fra i sindaci “inetti” la voglia di consulenti, e di “incaricati”.
Un'inchiesta realizzata da «ASud'Europa», il settimanale del Centro Pio La Torre scopre che la Presidenza della Regione ha rinnovato la propria fiducia al signor Francesco Micali, 22 anni, vice presidente dell'associazione «Giovani di Giampilieri» (il villaggio devastato l'1 ottobre 2009 da un disastroso nubifragio) che si occuperà per un altro anno nella sede operativa di Messina, di informazione alla cittadinanza delle zone alluvionate e di progettazione e ripresa economica. Compenso previsto: 22 mila euro lordi. Nel suo curriculum, pubblicato sul sito della Regione Sicilia, spicca l'esperienza maturata come pianista di pianobar per serate e organista per matrimoni su richiesta, nonchè l'attività come professore privato di latino, greco, storia, filosofia.
È soltanto una delle 34 consulenze, tra rinnovi e nuovi incarichi, richieste dalla Presidenza della Regione per una spesa che, nei primi sei mesi dell'anno ha raggiunto quota 704 mila euro.
Nel primo semestre del 2011, la «voce» consulenze della Regione Siciliana supera il milione e duecentomila euro, frutto di 103 incarichi richiesti dai vari assessorati.
Dopo la Presidenza della Regione, è l'assessorato all'Economia che ha impegnato la cifra maggiore: 156.664 euro per undici consulenze.
La divulgazione delle consulenze della pubblica amministrazione rientra nell'ambito dell'Operazione Trasparenza avviata nel giugno 2008 dal ministro Brunetta. Così tra le carte pubblicate sul sito del ministero - 1200 pagine solo per le consulenze siciliane - tra i «soliti» medici, professori e avvocati spuntano anche docenti di chitarra (4.800 euro per sei mesi) o esperti in «monitoraggio delle popolazioni siciliane di Rana verde» come la dottoressa Giovanna Perricone, che fino al marzo scorso, per la modica cifra di 3 mila euro, ha collaborato a una ricerca sull'anfibio.

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