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martedì 26 luglio 2011

Dice La Russa "Siamo in Afganistan per difendere la democrazia".

I partiti sono elementi fondamentali della democrazia. Senza di essi in una società complessa come quella in cui viviamo non vi sarebbero le condizioni di esercizio democratico.
Il fatto è che questi partiti (quelli italiani), mai disciplinati da una legge base, oggi sono diventati le lobby di cui si avvalgono le classe dirigenti interne per perpetuare il loro potere.
Il pdl è il giocattolo usato da Berlusconi per accrescere il già immenso patrimonio personale con 40 leggi ad personam che in buona parte cambiano le regole del gioco mentre il gioco è in corso, ed il pd serve a D'Alema per continuare ad essere sempre se stesso pur cambiando abito in continuazione: comunista antiamericano, comunista europeo, comunista "democratico (sic !), Ds. pds. pd, ..., filosovietico, filoamericano, antieuropeista, europeista ad oltranza, antisocialista, vicepresidente dell'internazionale socialista.
I partiti si fanno le leggi per il loro autofinanziamento, i cittadini -con referendum- le revocano e loro (i partiti) rifanno una legge che reca loro soldi per dieci volte in più di quella revocata.
Viene da ridere !
Siamo in Afganistan (diceva stamattina La Russa) per difendere la democrazia.
E viene da chiedere: "Ma la Nato quando deciderà di venire in Italia per difendere -nello stivale- la democrazia, asservita a Berlusconi e all'immortalità dalemiana ?".
Questa è la situazione esistenziale dei partiti, oggi:
Non solo i partiti incassano le spese effettuate nelle campagne elettorali, ma ci lucrano perché i rimborsi sono ben superiori ad esse. Inoltre, questi partiti della democrazia italiana, si sono autovotati il privilegio che tali rimborsi vengano effettuati anche quando la legislatura cessa prematuramente. Per cui, negli anni 2008, 2009 e 2010 e 2011 il denaro pubblico sta rimborsando contemporaneamente i partiti per i voti ottenuti nella campagna elettorale 2006 e per gli altri della campagna 2008. Un’autentica vergogna di cui nessun uomo politico si vergogna, e purtroppo, nemmeno Napolitano dice una sua autorevole parola perchè vengano rotti questi giocattoli-rubasoldi e strumenti di conservazione della "casta".
I partiti incassano, ma non hanno obbligo di rendiconto, né di pubblicare i loro bilanci, se non in maniera sommaria (ossia falsi), per cui è possibile nascondere indebite uscite, estranee all’attività propria dei partiti.
Si parla di riforma della legge-porcata con la quale deputati e senatori vengono nominati dalle segreterie dei loro partiti, ossia una schiera di "servi" a beneficio della Corte del sultano Berlusconi, ed una schiera di Tedesco-Greganti-Penati etc. etc. al servizio del pd (disposti a dimettersi se ...).
L’attuale legge-porcata ha, comunque, un vantaggio, e cioè il premio di maggioranza, secondo il quale il partito o la coalizione che riceve un voto più dei concorrenti guadagna 340 seggi alla Camera. Ma questo non basta per governare, perché il Senato ha una legge elettorale diversa, per cui ci è stato offerto di assistere al disastro del 2006 col governo Prodi.

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