StatCounter

domenica 10 luglio 2011

Da chi sono governati gli italiani ?

CHI E' BERLUSCONI ?
Ciò che ascoltiamo, ciò che leggiamo, ciò che intuiamo sul conto di Berlusconi è inimmaginabile. L’Italia del terzo millennio, l’Italia, paese fra i dieci paesi più ricchi del mondo, è, sarebbe (perchè esiste ancora un terzo grado di giudizio), governata da un “delinquente” da un uomo che per conseguire i suoi personali scopi è capace di violare l'intero ordinamento giuridico.
La sentenza di ieri della Cassazione non ha soltanto valenza civile, fra due parti contrapposte in un giudizio civile, come ce ne sono tante, e che puntano a redimere una questione controversa. No.
Cronistoria
La cosiddetta "guerra di Segrate” è una partita aperta da oltre vent'anni tra Cir (De Benedetti) e Fininvest (Berlusconi). Ieri mattinata i giudici della seconda sezione civile della Corte d'Appello di Milano hanno depositato la sentenza di secondo grado per la vicenda del Lodo Mondadori.
Meno di due anni fa il Tribunale aveva condannato la holding del Biscione a versare 750 milioni di euro a titolo di risarcimento al gruppo della famiglia De Benedetti.
La causa, per cui è intervenuto il verdetto di secondo grado, non è altro che la conseguenza, in sede civile, di un processo penale finito nel 2007 con le condanne definitive, per corruzione in atti giudiziari, del giudice Vittorio Metta e degli avvocati Cesare Previti, Giovanni Acampora e Attilio Pacifico.
La Cassazione, che aveva cristallizzato l'ipotesi della Procura milanese, aveva confermato che la sentenza del 1991 della Corte d'Appello di Roma sfavorevole a Carlo De Benedetti nello scontro con Silvio Berlusconi per assicurarsi il controllo della casa editrice fu "comprata" corrompendo il giudice Metta con almeno 400 milioni di lire provenienti dai conti esteri di Fininvest. Il premier venne prosciolto per prescrizione in modo irrevocabile nel novembre 2001.
Avviato nell'aprile 2004, con la richiesta complessiva di un miliardo di risarcimento da parte di Cir, il procedimento civile il 3 ottobre 2009 ha visto la sentenza di primo grado: il giudice Raimondo Mesiano aveva stabilito che la holding di De Benedetti «ha diritto» al risarcimento da parte di Fininvest «del danno patrimoniale da perdita di "chance"» per «un giudizio imparziale». Risarcimento che aveva quantificato in 749.995.611,93 euro a cui si aggiungono gli interessi legali, le spese del giudizio e, tra l'altro, due milioni di euro per gli onorari.
Giudizio politico/morale
Con la sentenza di ieri, in buona sostanza, Silvio Berlusconi viene riconosciuto per la prima volta in una sentenza, sebbene solo civile, come "corruttore". E’ questa la vera bomba contenuta nel verdetto di 300 pagine con cui ieri i giudici della Corte d’Appello di Milano hanno condannato Fininvest a risarcire il danno alla Cir dello "scippo" Mondadori con 560 milioni di euro.
Perché, pur ricordando che il Cavaliere nel processo penale sulla corruzione nel Lodo Mondadori venne prosciolto per intervenuta prescrizione, i giudici d’appello specificano molto bene che non si trattò affatto di un’assoluzione piena ma solo dell’applicazione di una norma giuridica, varata dal governo Berlusconi, che derubricando il reato da corruzione in atti giudiziari a corruzione semplice, aveva di fatto tagliato improvvisamente i tempi di prescrizione permettendo la concessione delle attenuanti anche in virtù del ruolo ricoperto di Presidente del Consiglio. Tanto che, ricordano sempre i giudici, quando il Premier ricorse in Cassazione cercando un’assoluzione piena, venne respinto con perdite. «Pertanto se il Berlusconi non è stato prosciolto nel merito dalla Corte - scrivono ora i giudici - è perché ad avviso della medesima non vi era l’evidenza, alla stregua del materiale probatorio allora disponibile, dell’innocenza dell’imputato».
Silvio Berlusconi è corresponsabile, quindi, della vicenda corruttiva esaminata dalla Cassazione, corresponsabilità che, come logica conseguenza, comporta il principio della responsabilità civile delle società capitali per il fatto illecito del loro legale rappresentante o amministratore commesso nell’attività gestoria della società medesima, la responsabilità della stessa Fininvest».
Chi c'è a capo del governo ?
Una "corresponsabilità" che se può bastare ai fini civilistici per spiegare il senso della condanna risarcitoria, diventa a livello politico più che sufficiente per causare un nuovo definitivo terremoto.
Può un corruttore, una persona ‘disonesta’, guidare le sorti di un paese europeo, nel terzo millennio dell’era cristiana ?

Nessun commento:

Posta un commento