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mercoledì 29 giugno 2011

I siciliani sono sempre più poveri


In Sicilia sono ormai tante le famiglie che faticano ad "arrivare alla fine del mese", secondo una recente "Indagine Demopolis".
L’era berlusconiana, che dura ormai da un bel po’, si sta caratterizzando col progressivo impoverimento dei ceti medi, l'aumento del costo della vita e l'assenza di concrete prospettive di lavoro per le nuove generazioni.
In Sicilia l’unico vero ammortizzatore sociale si sta rivelando, come è sempre accaduto, il sostegno intra-familiare (nonni, zii, genitori), che permette di mantenere accettabile il tenore di vita di chi ancora studia o svolge saltuariamente lavori precari.
Il tasso di inattività fra i giovani è pericolosamente in crescita, e spicca la percentuale di quanti non studiano più ed hanno pure smesso di cercare lavoro.
Il 48% dei siciliani considera peggiorata, negli ultimi tre anni, la situazione economica della propria famiglia.
Sono 7 su 100 i pochi fortunati che possono dire migliorato il proprio tenore di vita nell'ultimo triennio, sono i top manager delle aziende pubbliche ed i cosiddetti “politicanti”. Per questa fascia del parassitismo sociale pare che tutto vada a gonfie vele..
Migliaia di famiglie vivono con la preoccupazione del domani.
L’ultimo triennio sta mettendo progressi vivamente in difficoltà la classe media, quella a reddito fisso.
Si modificano nell'Isola i comportamenti e le abitudini di consumo. Il 58% dei siciliani va alla ricerca di beni in saldo o di punti vendita più economici per l'abbigliamento.
La maggioranza assoluta afferma di aver ridimensionato le spese per il tempo libero ed i pasti fuori casa; ma aumenta anche, per il 51%, la tendenza all'acquisto di prodotti alimentari più economici o in discount
Si avverte, tra i cittadini, una profonda disattenzione del governo Berlusconi nelle politiche per il Sud, ma anche un gravissimo ritardo - da parte della Regione Siciliana - nella gestione dei fondi europei per lo sviluppo e per la crescita dell'occupazione nell'Isola.
Crescono spaventosamente, come abbiamo riferito più sopra, le sperequazioni: e cioè a dire, mentre si incrementa il benessere delle classi ad alto reddito, si assiste ad un progressivo impoverimento dei ceti medi ed all'estensione dell'area dell'indigenza.
Chi sono i "nuovi poveri" della Sicilia ?
Secondo l'indagine Demopolis, sono oggi in difficoltà soprattutto i nuclei familiari monoreddito con figli e gli anziani con pensioni minime o sociali; in situazione di debolezza appaiono pure i disoccupati e le giovani famiglie, spesso con un lavoro precario e senza immobili di proprietà.
La crisi ha colpito, negli ultimi mesi, diversi nuclei familiari che non molti anni addietro godevano di un accettabile tenore di vita
Aumenta inoltre la percentuale di chi vive in rosso: quasi una famiglia su dieci - secondo l'indagine di Demopolis - ha fatto ricorso per gli acquisti, molto più che in passato, a prestiti, finanziamenti e soprattutto al credito al consumo.

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