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sabato 14 maggio 2011

Agricoltura. Voglio fare .... l'imprenditore agricolo (I)

Oltre cinquecento anni fà sono arrivati dalla penisola balcanica numerose famiglie fuggite all'invasione turca della loro patria. In Sicilia, l'agricoltura languiva, l'entroterra dell'isola era in gran parte disabitata e sul territorio dell'odierna Contessa Entellina (oggi oltre 13.000 ettari) non esistevano centri abitati, se non quà e là dei piccoli nuclei: fondaco-mulino Seniore, il monastero di Santa Maria e qualche piccola masseria-allevamento.
I baroni (nel caso specifico i Cardona) accolsero quelle famiglie col fine di mettere in produzione le vaste terre incolte dei loro feudi.
Furono -quindi- dei coltivatori i nostri antenati arberesh.
I discendenti di quelle famiglie sono da due secoli (dall'inizio '800), in gran parte, emigrati perchè l'agricoltura non è mai stata prodiga con loro.
Da oggi diamo inizio ad una serie di scritti per tentare di descrivere cosa sia, nell'odierno assetto socio-economico, l'Agricoltura. La scandaglieremo nell'aspetto tecnico-giuridico-sociale-economico e soprattutto nelle prospettive che potrebbe offrire.
L'Agricoltura nel III millennio
Il comparto agricolo è molto variegato e, se si vuole, ricco di opportunità.
L'attività agricola è sicuramente una delle più antiche arti (tecniche) dell'umanità: lavorare la terra e allevare animali sono all'origine di quella che diventerà la Storia dell'uomo.
 Da diecimila anni in quà questa arte-tecnica si è evoluta e ammodernata. Non è un caso che l'agricoltura venga definità "settore primario"; da essa dipende l'alimentazione e la stessa sopravvivenza del genere umano.
Oggi le imprese agricole più avanzate e produttive utilizzano tecniche di produzione sofisticate che nulla hanno da invidiare agli altri comparti dell'economia. L'innovazione tecnologica punta a garantire oltre che la produttività e quindi la quantità di prodotto anche la qualità, condizione per la salute dei consumatori e dell'ambiente.
I dati dell'agricoltura
Il Censimento ISTAT del 2010, (6° Censimento Generale dell’Agricoltura) non ha ancora esaurito il suo iter di rilevazione-elaborazione, cosicchè utilizziamo per il nostro cammino esplorativo alcuni dati generali del 5° Censimento del 2000.  Allora in Italia esistevano 2.593.090 aziende agricole, zootecniche e forestali, con una superficie totale pari a 19,6 milioni di ettari, di cui 13,2 milioni di superficie agricola utilizzata (SAU).
La struttura delle aziende
Nel settore agricolo è oggi massiccia a Contessa, come nel resto dell'Italia, la presenza di micro-aziende o di aziende nelle quali la SAU (questa sigla accompagnerà allungo il nostro cammino indagatorio del mondo agricolo) ricopre una parte esigua della superficie totale aziendale del paese. Sulla base del 5° Censimento sono state 1.163.793 (pari a circa il 45% del totale) le aziende che hanno evidenziato di gestire meno di un ettaro di SAU. Se si considerano le aziende con SAU fino a 5 ettari, le quote relative crescono all'80% circa delle aziende, ma che coiprono soltanto il 19% circa della superficie e della SAU.
In numero contenuto sono, pertanto, le aziende con almeno 20 ettari che pur rappresentando solo il 4,6% del totale, coprono il 55,3% della superficie totale e il 54,8% della SAU.
Continuano in Italia a prevalere ampiamente le aziende a conduzione diretta del coltivatore e, tra queste, quelle condotte con manodopera esclusivamente familiare.
Nel complesso si tratta di 2.457.960 aziende, pari al 94,7% del totale, di cui 2.108.005 utilizzano solo manodopera familiare (81,3% del totale).
Esteso è, a Contessa Entellina, il numero delle aziende condotte "in economia", cioè che si avvalgono di salariati e quelle che ricorrono a imprese di contoterzismo. Ma non mancano nel nostro vasto territorio comunale le aziende con vasti superfici, generalmente gestite da soggetti residenti nei comuni limitrofi o nel marsalese.
Per quanto riguarda il titolo di possesso dei terreni, sia in Italia che sul territorio contessioto continuano a essere prevalenti le aziende che hanno terreni soltanto di proprietà.  
La meccanizzazione
Abbiamo evidenziato che domina sia in Italia che localmente a Contessa, la manodopera familiare. Appena 1'1,3% delle aziende ricorre all'impiego di manodopera extrafamiliare assunta a tempo indeterminato e solo il 14,6% utilizza manodopera extrafamiliare assunta a tempo determinato.
La meccanizzazione riguarda la maggioranza delle aziende agricole che utilizzano mezzi meccanici di proprietà, in comproprietà o forniti da terzi.
La proprietà è più diffusa per i piccoli mezzi meccanici, infatti la quasi totalità delle aziende possiede almeno un motocoltivatore, una motozappa, una motofresatrice o una motofalciatrice; per le trattrici  è piuttosto diffuso accanto ad una discreta dotazione aziendale anche il ricorso al contoterzismo passivo
Il contoterzismo passivo prevale nettamente nella utilizzazione di mezzi meno versatili e più costosi, come le mietitrebbiatrici o le macchine per la raccolta automatizzata dei prodotti agricoli. Le aziende che utilizzano mietitrebbiatrici fornite da terzi sono in pratica la quasi totalità.
Le coltivazioni
A Contessa Entellina è  diffusa è la coltivazione dei seminativi, che coprono la gran parte della SAU e della superficie totale delle aziende. 
 I boschi conservano una considerevole diffusione, qui da noi, sia per la permanenza dell'antico Bosco di Santa Maria del Bosco che del rimboschimento realizzato successivamente agli anni sessanta del Novecento, sull'impulso impresso dalla volontà politica dell'allora sindaco Francesco Di Martino. Nei boschi lavorano, come lavoratori dipendenti, numerosi contessioti (ben oltre un centinaio) che contestualmente, quale attività secondaria, si dedicano alla conduzione di piccole aziende agricole di carattere familiari. Quella dell'agricoltura di carattere familiare -attività secondaria- tocca vasti ambienti della società contessiota; va ben oltre quindi i lavoratori forestali coinvolgendo unità lavorative del pubblico impiego e dei servizi, senza tralasciare numerosi pensionati.
Gli allevamenti
Alla data del 22 ottobre 2000, le aziende agricole italiane che praticano l'allevamento di bestiame erano 675.835, pari al 26,1% del totale.
A Contessa l'allevamento è ancora molto diffuso, più diffusi percentualmente che nel resto del paese. Prevalgono gli allevamenti di bovini e ovini, con discrete entità di caprini ed equini.
Conosciuta nella zona circostante è l'avicoltura contessiota, iniziata alcuni decenni fà dalla famiglia Cecon-D'Agostino.  
(Continua)

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