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martedì 26 aprile 2011

Storia. Costantinopoli-Nuova Roma, capitale dell'Impero Romano (1)

La posizione geografica di Costantionopoli nei primi secoli dell'era cristiana appariva essere il centro del mondo, perchè lì si incontravano l'Asia e l'Europa.
Su questo presupposto, Roma, la prima capitale dell'Impero, perse il ruolo di prima città a favore di Costantinopoli-Nuova Roma, quella che diventerà la "città" per eccellenza.
Costantino nel 324 ha voluto che la vecchia Roma cedesse il passo alla Nuova Roma.
Per la verità con la Nuova Roma non ascendeva ad importanza solamente una nuova città, ma si innescava una nuova civiltà nel solco della cultura romana: l'Impero che fino allora era stato pagano diventa cristiano e necessita di una nuova capitale, la Nuova Roma.
Nella Nuova Roma, all'incrocio dell'Europa e dell'Asia, vengono meno, non esisteranno i dualismi, perchè gli opposti qui diventano concordia.
La chiave interpretativa della Civiltà bizantina, la sua diversità rispetto a quello che in seguito diventerà l'Occidente latino sta proprio qui, nel crollo dei dualismi.
La civiltà che scaturirà dalla Nuova Roma e che durerà per oltre un millennio (per proseguire poi ad opera dell'Ortodossia-cristiana) non ha conosciuto la contrapposizione e la lacerazione che invece ha sempre segnato l'Occidente:
-Cielo-Terra
-Chiesa-Impero (o stato)
-Ragione-Fede
-Antichi-Moderni etc.
Sì, durante il millennio bizantino segnato dalla continuità della cultura ellenistica, non è stata la contrapposizione a dominare la società bensì l'armonizzazione.
Noi oggi della Civiltà bizantina conosciamo solo il rito religioso, che ci lascia intuire una diversità dal rito romano-occidentale; ma Bisanzio è stata una Civiltà millenaria che aveva in sè una visione ed una lettura del mondo, che per secoli era unica e condivisa da tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo, Italia e Roma compresa.
Col tempo e mediante parecchi interventi-flash tenteremo di individuare cosa ha caratterizzato quella civiltà e perchè l'Occidente-latino l'ha -per tanto tempo- contrastata e avversata.
Dall'Irlanda alla Spagna, dal Nord Africa a Costantinopoli, a Damasco in Siria, a Gerusalemme, a Roma, prescindendo dalle differenze di lingua fino all'VIII secolo il Cristianesimo veniva inteso in un unico e medesimo modo, sulla base del coordinamento di tutti i Vescovi che veniva garantito dall'Imperatore Cristiano, residente a Costantinopoli.
Era lui, l'Imperatore, che convocava e spesso presiedeva i Concili Ecumenici.
E' col sorgere del Sacro Romano Impero dei Franchi (popolazioni barbariche) che l'Occidente latino-germanico interrompe, gradualmente, il comune sentire con Costantinopoli. E' l'Occidente del papa che comincia a staccarsi, sempre più, dalla comunione con Costantinopoli fino a riuscire a costruire una propria via al Cristianesimo a cominciare dal 1054, via al Cristianesimo che invano tentò di imporre pure ai successori di Costantino.

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