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venerdì 1 aprile 2011

Dentro i conti della Regione

La Sanità
La Sicilia, il Lazio e la Campania hanno accumulato nel periodo 2001-2009 il 69% del disavanzo nazionale nel comparto sanitario.  Le regioni che hanno accumulato i disavanzi più contenuti sono il Friuli Venezia Giulia, la Lombardia e la Provincia autonoma di Trento.
Il disavanzo sanitario della Regione Sicilia, per il periodo 2001-2009, ascende a 4 miliardi e 335 milioni di euro.
La legge 405/2001 attribuisce alle Regioni l’onere di coprire i disavanzi sanitari.
I modi per ripianare il disavanzo possono essere:
-mediante misure fiscali. Nello specifico, al 31/07/2010, le addizionali regionali Irpef che da noi sono proporzionali al reddito (e non -come nei paesi avanzati- progressivi);
-utilizzo di fondi transitori; la Sicilia negli anni 2001/2004 ha stanziato come misura di copertura del disavanzo 152,3 milioni, 140,7 milioni di euro dal fondo transitorio nel 2007, 119 milioni nel 2008 (sempre fondo transitorio) e infine 98,5 milioni di euro nel 2009 provenienti dal Fondo transitorio.
Il disavanzo a cui la Regione deve fare fronte con il Piano di rientro e con altre misure, è il frutto di una politica regionale che ha speso sempre più di quanto disponibile nelle proprie casse.
La spesa sanitaria regionale nell’Isola è stata nel 2009 pari a 8 miliardi 419 milioni di euro, con un tasso di crescita medio che è stato del 4,9 nel periodo compreso tra il 1990 e il 2009, dell’1,8 tra il 90 e il 96, dell’8,6 tra il 96 e il 2001 e infine del 3,8 nel periodo compreso tra il 2001 e il 2009.
In linea con la situazione deficitaria tratteggiata, in questa settimana la Commissione Servizi Sociali dell’Assemblea Regionale Siciliana ha varato il Piano sanitario regionale per il triennio di validità 2011-2013
La filosofia è di una programmazione nell’ambito del Piano di rientro dei costi, tentando di realizzare un sistema sanitario qualificato, articolato con una rete assistenziale su tutto il territorio che veda il cittadino entrare da una porta ed essere orientato verso i centri di riferimento secondo le sue necessità.
Nello spirito della Sicilia -terra d’accoglienza anche nella sanità- una sezione del Piano è dedicata all’assistenza degli immigrati che devono avere le stesse aspettative degli altri cittadini.
Il Piano sanitario individua diverse priorità e, tra queste, particolare attenzione viene dedicata alle aree materno infantile, cardiologica, oncologica e del politrauma.
Come sempre il problema dei cittadini non è di quantità di servizi, bensì di qualità. E qui non c'è dubbio che le carenze sono macroscopiche.

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