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martedì 15 marzo 2011

Per la corruzione dei politici nessuno si stupisce; non c'è indignazione

L’arresto del deputato regionale del Pd, Gaspare Vitrano, che è stato sorpreso con le “mani nel sacco” (è proprio il caso di dirlo) a Palermo mentre intascava da un imprenditore una “mazzetta” da 10 mila euro in contanti per velocizzare una pratica relativa ad un impianto fotovoltaico, suscita finta sorpresa nel mondo politico regionale.
Sarebbe stata la stessa vittima a denunciare la richiesta di tangente facendo scattare l’operazione delle Forze dell’ordine.
L'accusa a Vitrano è di “concussione”, adesso in custodia cautelare con l’ingegnere Pier Giorgio Ingrassia, direttore dei lavori al cantiere di Roccamena (Pa), arrestato pure egli per aver presumibilmente concorso al reato, facendo da tramite con l’imprenditore.
Fra gli inquirenti pare si sospetti di una prassi comune nel mondo della falsa politica regionale.
È indubbio che dove ci sono risorse pubbliche la criminalità ha forte interesse a starci dentro e che ci possano essere delle complicità.
Il problema della gente, dell'uomo della strada, è che egli sceglie parlamentari di scarso, o nessuno spessore umano, culturale e di ingegno. Se è la gente a scegliere questo tipo di politici, non c'è da sorprenderci se nessuno si stupisce per simili fatti.

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