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mercoledì 2 marzo 2011

Palazzo dei Normanni. La crisi per i 90 occupanti non esiste

La crisi economica, che investe l'intero paese e che esigerebbe senso di responsabilità dalla classe politica, morde e costringe le famiglie ad un tenore di vita di gran lunga inferiore a quello di tre/quattro anni fa.
I politici ci avevano promesso che avrebbero ridotto il loro costo che, è noto, grava sulle tasche della comunità. In tutte le regioni i Consigli hanno ridotto indennità e le spese dei gruppi politici e dei componenti.
Il Governo di Raffaele Lombardo, con ritardo e probabilmente con poca convinzione, ieri ha provato chiedendo che anche l’Assemblea regionale stringesse la cinghia. È accaduto infatti che l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, ha chiesto al presidente dell’Ars Francesco Cascio di tagliare il 30 % delle spese del Palazzo dei Normanni. La risposta è stata immediata.
Cascio ha risposto che tale richiesta è “irricevibile”, in quanto il Governo non può intervenire nelle questioni del Parlamento siciliano che ha una gestione sua -a parte ed indipendente-.
La risposta è ineccepibile nella forma, non nella sostanza. I parlamentari siciliani di Palazzo dei Normanni sono infatti quelli più cari di tutt'Italia, anzi di tutta Europa.

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