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sabato 26 marzo 2011

Libia. La Sicilia paga sul piano sociale più di tutte le altre regioni

Dice il Capo dello Stato: l'Italia non è in  guerra;
Dice il Pesidente del Consiglio: L'Italia con i suoi aerei non bombarda;
Cosa accade sotto il profilo prettamente sociale (escludendo le altre mille sfaccettature) in occasione di questa vicenda mediterranea che vede i paesi del Nord Africa in corsa per liberarsi dei tiranni ?
-Nell’aeroporto di Trapani Birgi è stata tagliata ogni attività commerciale, mettendo nei guai 500 persone e un’intera provincia. Un governo serio non avrebbe chiuso quell’aeroporto, potendo concentrare tutte le attività para-militari (visto che non siamo in guerra) nell’aeroporto di Sigonella (Ct)
Lampedusa, Birgi e Mineo sono il risultato di un’azione dissennata del governo che sta creando in Sicilia un vero e proprio disastro. Un governo serio non avrebbe aspettato tanto tempo per inviare i propri ministri (Esteri ed Interno) a Tunisi, per trattare col governo provvisorio l’insediamento di un controllo su quelle coste, per limitare -nei limiti del possibile- l'emigrazione di massa. Un governo serio non tratterebbe come bestie questi sfollati, una volta arrivati sul territorio di uno Stato democratico e rispettoso -sulla carta- della dignità umana.
Il problema vero è che nei momenti di crisi, di serietà e severità dello scenario internazionale, servono statisti che sappiano quello che c'è da fare; nei momenti meno tragici gli italiani si sono scelti purtroppo cabarettisti, uomini di spettacolo e di gossip e adesso si ritrovano completamente impreparati sul da farsi. 
La vicenda storica non ci informa purtroppo in anticipo delle pagine che seguiranno.

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