StatCounter

giovedì 3 marzo 2011

Leonardo Sciascia, in una intervista del 1979 (III)

Italiani, inglesi, francesi
D.: Che cosa sanno gli italiani della Sicilia ?
R. : Gli italiani hanno una ignoranza della Sicilia superiore a quella dei francesi. I francesi la conoscono meglio- Gli inglesi conoscono bene la Sicilia, almeno quelli che ne hanno scritto. Mack Smith ha scritto una buona storia della Sicilia e ci sono dei capitoli interessanti che sono serviti anche a me, ma tanti viaggiatori inglesi hanno scritto cose altissime sulla Sicilia, ma gli italiani no, per motivi storici, motivi di contatto, di avvicinamento. Gli inglesi sono venuti in Sicilia, i francesi ci sono venuti, ma gli italiani pochissimi sono stati in Sicilia. Ora si, naturalmente, per il turismo di massa, tutti vengono in Sicilia, e così credono di averne un'idea. Ma letterariamente parlando, nessuno ha scritto della Sicilia. Nel Sette-Ottocento, la Sicilia per l'italiano non esisteva. Si, va bene che nell'Enciclopedia di Diderot si legge che Palermo è una città siciliana distrutta dal terremoto (che non è vero). Però, contemporaneamente in quegli anni, in Sicilia, veniva tanta gente dalla Francia e sono rimasti tanti libri in cui la realtà siciliana è colta perfettamente. A Tocqueville sono bastati pochi giorni per capire la realtà siciliana o ha capito meglio di chiunque.
Sciascia uno che non ama la Sicilia ?
D.: Come risponderebbe alla critica che le si rivolge accusandola di denunciare solo i mali siciliani, solo i lati negativi, anche se veri, della sua isola.
R.: Non rispondo mai perchè è piuttosto sciocca l'accusa. Io non posso parlare del paesaggio sicilianoche è bello, del mare, del sole, degli agrumeti,. Queste sono cose che ognuno vede da sè che sono belle. Io parlo dei mali siciliani proprio perchè li odio, ma perchè li porto dentro di me, e vorrei liberarmene. Le accuse fatte a me, sono state fatte a Verga, a suo tempo, e a Brancati. Sono cose che si ripetono tranquillamente ogni volta che c'è uno scrittore che parla dei mali della Sicilia, che interpreta la Sicilia in chiave satirica. Diciamo anche che viene accusato di essere un antisiciliano, di essere uno che non ama la Sicilia, uno che mette a nudo i mali e non parla invece delle bellezze. Questo succede sempre ... In Sicilia, quando è uscita l'inchiesta Sonnino-Franchetti, che è un documento straordinario sulle condizioni della Sicilia di allora, un documento vero anche, una verità che arriva fino a noi, Franchetti e Sonnino furono accusati di essere nemici della Sicilia. E così è sempre. Quando si parla di mafia, per esempio, non sarebbe da parlare: perchè in Sicilia la mafia non c'è ...C'è chi sostiene che la mafia l'abbiamo inventata noi scrittori ! La mafia non esiste !
D.: Lei accenna a quella di Catania, dove non esiste oppure non esisteva.
R.: Non esisteva: però è facile informarsi sull'altra parte della Sicilia, sapere che esiste. Altro che non esiste, insomma !
D.: Continuerà, sempre a vivere e a lavorare in Sicilia ?
R.: Ma sì, sono sempre stato radicato lì. Ho pubblicato anche più di un libro con un altro editore siciliano, che si chiama Sciascia come me, siamo amici. ( ...) Sì, io ci vivo, in Sicilia. Non so vivere lontano dalla Sicilia, se non per qualche viaggio. D'altra parte trovo giusto che ognuno debba stare nel luogo dov'è nato.
(Continua)

Nessun commento:

Posta un commento