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lunedì 7 febbraio 2011

Palermo: L’angelo dei clochard

di Nicola Graffagnini
A Milano quando la colonnina scende sotto lo zero, si muore e nei giorni vicino a Natale le cronache di quella città ne hanno registrati una decina di morti per strada, ritrovati negli angoli più bui.

Secondo la Caritas di Milano che distribuisce almeno 1500 pasti in giro per la città mediante due posti mobili, i clochard non sono quantificabili perché vivono seminascosti nei posti più vari, ma quelli da loro raggiunti, tra Natale e Capodanno sono riusciti a concentrarli in tre grandi tendoni con l’aiuto dello storico ordine dei Cavalieri di Malta che si occupano dell’ assistenza medica. Quanti li conoscono bene, sanno che passato il periodo invernale più brusco, pian pianino i tendoni si svuoteranno, i clochard, termine francese che significa: “senza casa” ormai universalmente conosciuto e che noi italiani preferiamo al termine crudo di barboni, non amano farsi identificare.
E nella città di Palermo, come stiamo a clochard ? Intanto sono un po’ più fortunati di quelli di Milano perché la temperatura in Sicilia raggiunge raramente le quote di Milano e poi a Palermo i clochard hanno avuto un angelo custode …..
Alla stazione di Palermo, quanti vi passavano per fare quattro passi negli anni ’70, erano abituati a vedere un ragazzone aggirarsi tra i clochard con dei grandi termos, a volte aiutato da qualche altro volontario.
Era il giovane Biagio Conte e ogni sera con un vecchio furgone girava per le strade della città ad assistere i diseredati, senza casa e senza fissa dimora di cui ormai conosceva i rifugi per la notte.
Oggi dopo trenta anni, la Missione di Fratel Biagio Conte è diventata una istituzione di assistenza insostituibile per la città di Palermo e ogni giorno sono centinaia e centinaia i clochard che passano dalla sua mensa per consumare un pasto caldo e magari ricevere un letto per passare la notte e la Domenica assistere alla messa del sacerdote, ora aggregato alla Missione, con una solenne funzione per il giorno dell’Epifania in Cattedrale.
Ma chi è Biagio Conte? Come mai si è dedicato per una vita all’assistenza degli ultimi, dei diseredati, dei senza fissa dimora, caduti in difficoltà a volte a causa di una disgrazia o di un trauma o del lavoro perduto o per vicissitudini esistenziali di una vita.
L’altra sera l’ha raccontato Lui stesso in una intervista rilasciata alla nota trasmissione di Telesud: Casa Minutella.
Racconta Fratel Biagio, “dopo una vita da eremita e un pellegrinaggio a piedi ad Assisi, alla tomba di San Francesco ritorno a Palermo e alla Stazione Centrale inizio ad assistere i clochard, con un pulmino che mi serve per lasciare qua e là un pasto caldo e poi pian pianino, penso di raccoglierli in un locale abbandonato, trovato per caso nei pressi della Stazione in Via Archirafi, era chiamato il “ disinfettatoio comunale”.
Qui organizza la prima struttura della sua Missione, con i primi sessanta clochard, piuttosto anziani, provenienti da ogni angolo della Sicilia. Registra dai loro racconti che la grande città produce degli sbandati per le ragioni più varie più sopra accennate, ma negli ultimi tempi vi si sommano gli immigrati irregolari sbarcati dall’Africa.
Oggi la Missione Biagio Conte ha due strutture riconosciute dalle Istituzioni e dalla Diocesi di Palermo, un numero che varia tra l’inverno e la primavera, tra 90 e 130 posti per i maschi e altrettanti per le femmine ,ospitate in un altro complesso in Via Garibaldi.
I posti letto sono variabili a seconda dei bisogni, dice Fratel Biagio: ”lacarità non può avere un numero chiuso, si dice …aggiungi un posto a tavola, la carità non và urlata e si fa in silenzio, per l’inverno riceviamo da cittadini comuni le cose essenziali, ad esempio le coperte di cui necessitiamo.
Fratel Biagio ricorda la prima visita del Cardinale Pappalardo …. ai primi tempi di Via Archirafi quando era probabile uno sfratto dal Comune che viene bloccato in tempo… ”IlCardinale venne per celebrare Messa ai barboni raccolti alla Stazione centrale e da allora pian pianino, abbiamo ricevuto i doni dai cittadini più semplici e anche una sistemazione più dignitosa …. .. per i nostri poveri .. che ogni città e ogni paese dovrebbe poter dare”.
Ci troviamo in un momento storico particolare per la città e per la Chiesa di Palermo col Cardinale
Pappalardo, il Cardinale della predica su Sagunto, che si interroga sui gravi mali che affliggono la città da quello della povertà nei quartieri..alla Mafia che spara e uccide i migliori servitori dello Stato e della Regione. Sono gli anni in cui il Cardinale manda a Brancaccio e lo va a seguire, Padre Pino Puglisi e una schiera di sacerdoti nei quartieri della città e gli anni in cui istituisce la Missione Palermo a Piazza Magione ove manda le suorine indiane di Madre Teresa di Calcutta.
Personalmente posso testimoniare l’estrema povertà di queste suorine, povere tra i poveri che a Piazza Magione, in un edificio malconcio posto di fronte alla Scuola elementare ove insegnavo, ospitavano anziani senza famiglia e ci chiedevano qualsiasi capo di abbigliamento smesso.
Alla Missione Speranza e Carità, dice Fratel Biagio, oggi si sfornano 220 Kg di pane al giorno, perché il pane è un simbolo di carità … e ci ricorda gli altri insegnamenti evangelici: “Avevo fame e mi hai dato da mangiare, avevo sete e mi hai dato da bere, ero forestiero e mi avete accolto, ero malato e mi avete visitato, ero carcerato e mi avete accolto” .
“La vera crisi di oggi, continua Fratel Biagio, è di natura egoistica perchè non si riesce ad amare e donare a chi è in difficoltà e ne ha bisogno per poter riprendere il suo cammino ....io sono una goccia, uniamo tutte le gocce e facciamo il mare come dice Suor Madre Teresa di Calcutta”.
“Oggi mi fa paura l’indifferenza della gente, ma non deve prendere il sopravvento, possiamo rispondere al male col bene, con la carità si vince l’indifferenza, la violenza, l’ingiustizia …,per questo ringrazio tutti i cittadini che ci sono vicini, che ci hanno lasciato un piccolo mattone ,alle istituzioni che ci aiuteranno a superare il grosso problema di questi giorni …….. ci stavano tagliando … tutta l’energia …. Gas, luce , acqua …. Infatti dobbiamo pagare almeno 40.000 € di bollette a partire dal 2010 …. Per questo chiedo aiuto anche alle scuole, che hanno buona capacità di orientamento … agli uomini di buona volontà …in modo che …..potremo anche pensare ai pannelli fotovoltaici per diventare autonomi .”
Che cosa c’è bisogno alla Missione ? Roba alimentare di lunga scadenza, come latte, pomodoro, pasta e olio ,coperte ad una piazza.
“Abbiamo avuto centinaia di volontari che condividono con noi le nostre giornate. Ringrazio le Parrocchie della città e della provincia, le scuole, i Cardinali: Pappalardo e De Giorgi, l’Arcivescovo Paolo Romeo, i singoli cittadini diventati il nostro sostegno principale …. E come dice S.Francesco che ha convertito anche il lupo, una pietra dopo l’altra e insieme arriveremo.”
NG

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