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martedì 22 febbraio 2011

E' iniziato il dopo


Fedeli attorniati alla salma di papas Vito
 Si sono svolti ieri, nella Cattedrale di Piana degli Albanesi, gli ultimi riti religiosi alla presenza della salma di papas Vito Stassi alla presenza, ancora una volta, di una numerosa folla. Alla loro conclusione la bara è stata accompagnata a spalla dai diaconi dell'Eparchia fuori dalla Chiesa per intraprendere il percorso verso il cimitero comunale.

IL DOPO PAPAS VITO.
Papas Vito è stato Vicario Generale dell'Eparchia per pochi, pochissimi mesi, ma nell'immaginario dei fedeli è come se lo fosse stato da sempre.
Questa sensazione è spiegabile con il via vai di tanta gente, la domenica nella Chiesa della Martorana. La Liturgia domenicale, partecipata da tanta gente quanta non se ne trova in parecchie chiese dell'Eparchia, iniziava alle 10,oo, ma la fila della gente per parlare con papas Vito iniziava molto prima e continuava per ore alla conclusione. Era gente originaria dai paesi che ricadono nella giurisdizione dell'Eparchia ma era gente, pure, che vive nella città da sempre.
Mons. Sotir Ferrara, nell'omelia di domenica nella Chiesa della Martorana, nel dare l'addio al confratello di sempre ha parlato di un piano di ristrutturazione interna dell'Eparchia impostato da papas Vito -assieme a lui- e che adesso egli, il Vescovo, si impegnerà a portare a realizzazione.
Mons. Sotir Ferrara ha pubblicamente, senza veli diplomatici, parlato del disagio vissuto, nei mesi trascorsi, dall'Eparchia per avere essa adottato dei provvedimenti di trasferimento di alcuni sacerdoti. Alcuni di essi, ossia di questi trasferimenti per il modo con cui sono stati condotti, lo ha dimostrato l'esperienza, si sono rivelati bisognosi di correttivi. Su questi aspetti si era soffermata l'attenta analisi di papas Vito, che verosimilmente puntava ad un rilancio complessivo dell'Eparchia valorizzando al massimo le sue migliori risorse umane, i suoi migliori sacerdoti, quelli (immaginiamo noi) che non hanno mai   rifiutato di recarsi a svolgere la loro missione nei posti più disagiati della diocesi: ammesso che ne esistano nel 2011, ossia in un'epoca in cui ogni centro è collegato all'altro al massimo in poco meno di un'ora di percorso automobilistico.
Fa sensazione apprendere che a Piana degli Albanesi, più di un sacerdote ritenga che si debba vivere a casa propria -pur senza cura d'anime o con la parrocchia di quartiere- e che si ritenga Palazzo Adriano, Mezzojuso, Contessa Entellina periferia di un impero inesistente, dove si rischia di perdere presunti prestigi personali.
Papas Vito, per quanto ci risulta, ha registrato nel corso delle sue ufficiose indagini tanti rifiuti alla mobilità.
Come ha pure appurato che il decreto di trasferimento (diciamo decreto, non un gentile invito) di un sacerdote da Contessa a Piana, da mesi è stato, e a quanto pare ancora oggi risulta, non rispettato.
Si, il dopo Papas Vito Stassi lascia irrisolti questi problemi che nei pochi mesi trascorsi da Vicario aveva constatato e, martedì scorso, una settimana fà, durante e dopo la seduta del Consiglio Presbiterale aveva delineato nei suoi percorsi risolutivi nel 'piano' evocato dal Vescovo.
Mons. Sotir Ferrara ha promesso che porterà ad attuazione il piano. Ci auguriamo pertanto di non dover assistere invece ad una serie di gratificazione per tutti coloro che in questi mesi hanno amato "casa propria" rispetto alla "missione".
L'Eparca ci è sembrato convinto di voler agire nell'interesse dell'Eparchia.
Auguri a lui ! 

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