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mercoledì 26 gennaio 2011

Mezzojuso. Spigolature dall’Archivio della Parrocchia di S. Nicolò: Papàs Lorenzo Perniciaro

a cura di Nino e Nicola Perniciaro
Nell’Archivio della Parrocchia di rito bizantino di S. Nicolò di Mira di Mezzojuso si trovano conservate le carte dattiloscritte della Cronologia degli Arcipreti di questa Venerabile Maggiore Chiesa Madre San Nicolò di Mira, frutto del lavoro certosino e dell’opera meritoria che don Lorenzo Perniciaro nei lunghi anni della sua arcipretura ha dedicato allo studio dei registri parrocchiali da lui custoditi, dove i papas, che si sono succeduti nel tempo, annotavano tutte le celebrazioni di battesimi, matrimoni e morti dei loro propri parrocchiani.
Pur se in parte lacunosi, questi registri, che vanno dalla fine del XVI secolo ad oggi ricoprendo quasi completamente lo sviluppo cronologico della vita del nostro paese, sono in grado di fornire dati di gran lunga più completi e più abbondanti di quelli che si possono ricavare dagli atti dello Stato civile esistenti nel nostro Comune che, avendo avuto inizio solo nel corso dei primi decenni dell’800, dopo che le riforme napoleoniche avevano dimostrato l’importanza di questo genere di annotazioni, coprono solo l’età più recente della nostra storia.
Fermamente convinti che la conoscenza degli eventi del passato e di quello che hanno fatto gli uomini che ci hanno preceduto serva a renderci più forti ed a meglio prepararci ad affrontare i problemi della vita, da tempo si cercava di realizzare il proposito di diffondere e far conoscere al maggior numero di persone, in un modo quanto più comodo ed accessibile, quello che hanno rappresentato e fatto le personalità più ragguardevoli che si sono distinte nella storia della nostra cittadina.
E’ parso perciò opportuno cogliere l’occasione fornita dalla disponibilità della Redazione di Eco della Brigna per dare inizio al suaccennato proposito con la creazione di una rubrica alla quale ora si dà inizio, cominciando con la pubblicazione delle notizie raccolte dall’arciprete Perniciaro, relative alla biografia degli Arcipreti di rito bizantino che si sono succeduti del nostro paese.
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Cronologia degli Arcipreti di questa Venerabile Maggiore Chiesa Madre San Nicolò di Mira in Mezzojuso, compilata per cura del reverendissimo papàs Lorenzo Perniciaro protopapàs di questa colonia albanese,
sulla scorta dei registri e dei documenti esistenti in quest’archivio parrocchiale.
Mezzojuso settembre 1936 - XIV.

INTRODUZIONE
Una prima cronologia dei papàs di questa Colonia, i quali hanno ricoperta la carica di Arciprete di questa maggiore Chiesa di San Nicolò di Mira, la troviamo nel volume secondo dei “Documenti grecanici manoscritti”, trascritti dal signor Carmelo Figlia Spata fu Leonardo da Mezzojuso.
In detto manoscritto, che si trova in questo Archivio parrocchiale segnato col n. 14, a pag. 178 leggiamo difatti che il rev. papàs Salvatore Franco, Vicario Foraneo e Protodiacono di questa terra albanese di Mezzojuso, dopo aver letto diligentemente (!) i registri ove sono annotati i nomi dei fanciulli battezzati in questa Maggiore Chiesa S. Nicolò, trascrisse in ordine cronologico i nomi dei papàs Arcipreti della Colonia.
La cronologia del Vicario Franco però, oltre ad essere incompleta, è imperfetta perché egli si limitò solamente a trascrivere una data qualsiasi degli anni di arcipretura ed i soli nomi e cognomi degli Arcipreti risultanti dai registri dei battezzati.
Ho creduto perciò cosa opportuna anzi necessaria, perché oggi gli atti ancorasi leggono abbastanza bene, rifare la detta Cronologia e renderla completa, per quanto possibile, aggiungendo anche qualche notizia ricavata dai manoscritti esistenti in archivio, e formare in tal modo un piccola biografia di ciascun Arciprete.
Il più antico dei registri che tuttora si conserva nell’Archivio parrocchiale, e che purtroppo si trova mancante di parecchi fogli, è quello ove sono annotati i battezzati dal 3 giugno XI indizione 1598 al’11 aprile 1612. Ho
detto purtroppo mancante di parecchi fogli. Difatti, da un manoscritto tramandatoci dall’arciprete Lorenzo
Cavadi, leggiamo così: “come rileverà da un libro antichissimo di battesimo avente la data del 1589 sino al
1609…”, sappiamo che detto registro principiava dal 1589 e non dal 1598. Gli atti sono vi scritti in lingua italiana o in dialetto siciliano ad eccezione di alcuni, nel primo foglio, scritti il lingua greca. In esso registro leggiamo i nomi di tre soli papàs:
1.“3 giugno XI indizione 1598. Io prete Paulo Papadà hebdomadario di questa maggiore ecclesia
di Santo Nicolao di questa terra di Mezojuso, ho battizzato et cresimato una fanciulla nata di primo…
da Augostino et Helena Macaluso jugali, cui fu posto nome Maria, li patrini furo hercoli belloxi et Gioannella moglie…
2. “21 giugno 1598. Io Previti Andrea Lascari capelano de la majuri ecclesia di questa terra di MenzoJuso [ho battezzato et cresimato1] lu figlio di Andrea Franco et Maria Franco jugali [gli fu posto] nome mariano et li [patrini foro] Andrea princivali di la cità di Corleone et la cumari fui…………. di rinaldo moglieri di 'reditto
di rinaldo”.
3. “A di 8 settembre 1602. Io don Marco Lascari “ho batizato e crizzimato allo figlio di marco barbatto [cui
fu posto] nome mercurio et li patrini foro paulo barchia et la moglieri di vicenzo curdari”.
Nel su riferito Registro dei battesimi nessuno dei tre papàs si dà il titolo di Arciprete. Il Vicario foraneo Salvatore Franco (luogo citato a pag. 178) dice che nel Registro ove sono annotati i battesimi e precisamente nell’atto del 12 marzo 1611 il primo dei papàs che si dà il titolo di Arciprete è don Andrea Lascari.
L’atto di battesimo (foglio n. 45) invece è del presente tenore: “A 12 marzo 1611. Io don Andrea Lascari ho battezzato lu figlio di Giuseppe et Dominica Cosanni poverelli [manca il nome del battezzando] li patrini forono mastro rocco di amato ferraro di Caccamo et la mogleri di polito …”
Purtroppo manca poi il Registro dei battezzati dal 1612 al … e così non si può dare un giudizio esatto sul riguardo.
Che il Lascari però abbia ricoperto con certezza tale carica, lo dimostra il decreto del 1616, emanato da S. E. il cardinale Giannettino Doria, Arcivescovo di Palermo, col quale un certo don Pietro Borgia, da Piana dei Greci, in seguito alla morte dell’arciprete e Vicario foraneo don Andrea Lascari, viene nominato Arciprete di questa Colonia.
Un’altra fonte, che ci può indicare il nome di un altro dei primi papàs della Colonia sono i decreti di Sacra Visita, che mons. Cesare Marullo, Arcivescovo di Palermo, tenne in questa terra di Mezzojuso a
’ 15 luglio XII indizione 1584 e 13 ottobre II indizione 1588.
In essi decreti leggiamo che oltre dei papàs don Andrea Lascari e don Paolo Papadà vi era allora anche papàs don Salvatore de Alessi “et primo Ill.s Dominus visitavit Ecclesiam Maiorem S. Nicolai Graecorum, in qua resident tres Sacerdotes graeci orientali conjugati, vivunt ex primitiis et oblationibus dicti populi graecorum, quorum primitiae ascendunt ad summan unciarum viginti trium annui redditus… Sacerdotum nomina sunt haec, videlicet: Pater Andrea Lascaris, Pater Paulus Papadàs et Pater Salvator de Alexi. Etc.”
In detti due decreti non risulta chi dei tre sacerdoti allora copriva la carica di Arciprete. Intanto il papàs de Alexi non si trova fra i sacerdoti che amministrano i battesimi in questa Madre Chiesa dal 1598 al 1618 (Registro citato).
Ciò può far credere che il de Alexi sia stato uno dei primi papàs Arcipreti della Colonia?
Questa supposizione però è da escludersi perché nel su riferito di Sacra Visita del 1585 leggiamo che Salvator de Alexi ordinatus fuit in recente a quodam Episcopo graeco…”. “In recente” perciò è il più giovane
dei tre papàs e, come tale, è da credersicredersi che non sia stato Arciprete prima del Lascari. Questi poi viene nominato sempre prima degli altri due papàs.
Precedenza onoris causa? Chi rivestiva perciò la carica di Arciprete prima del Lascari? Sul riguardo si dovrebbero leggere i decreti di Sacra Visita e quelli della nomina che, credo, esistano ancora presso la reverendissima Curia arcivescovile di Palermo. Lavoro questo però non poco laborioso, che lasciamo ben volentieri ad altri studiosi e appassionati ricercatori di cose antiche.
Concludendo quindi, per mancanza di registri parrocchiali più antichi e di altri documenti, siamo costretti ad iniziare la serie degli Arcipreti di questa Madrice con il rev. don Andrea Lascari, benché gli Albanesi vennero
in terra prima assai della celebre Capitolazione del 3 dicembre V indizione 1501 e cioè verso il 1460. (Cfr.
Arciprete O. Buccola, opuscolo 1909, pagg. 9-19).
Premesse le superiori osservazioni, ecco la Cronologia dei papàs Arcipreti e degli Economi spirituali di questa Madre Chiesa di S. Nicolò di Mira.
1599 Arciprete don Andrea Lascari
1627 Arciprete don Paolo Papadà
1641 Arciprete don Giuseppe Reres
1642 Arciprete don Ignazio Dimarco
1665 Arciprete don Girolamo Cuccia
1681 Arciprete don Silvestro Schirò
1697 Arciprete don Anzelmo Schirò
1728 Arciprete don Nicolò Figlia
1770 Econ. Sac. don Melchiorre Masi
1775 Arciprete don Francesco Cuccia
1821 Arciprete don Nicolò Dragotta
1839 Arciprete don Lorenzo Cavadi
1886 Arciprete don Antonio M. Figlia
1904 Arciprete don Onofrio Buccola
1926 Arciprete don Lorenzo Perniciaro
1975 Arciprete don Francesco Masi
(1)  I nostri papàs fino al 1843 subito dopo il santo Battesimo, conferivano anche la Cresima giusta la prescrizione dell’Euchologio (rituale) dei greci. Solo con la bolla “ Etsi pastoralis “ di Benedetto
XIV fu loro proibito di amministrarlo in avvenire riservandolo al solo Vescovo.
Articolo ripreso dal n. 79/2011 della rivista ECO DELLA BRIGNA

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