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domenica 9 gennaio 2011

In un paese di 1.900 abitanti il sindaco non cerca il dialogo e la collaborazione degli avversari, anche se questi in Consiglio sono in maggioranza

Quando l'arroganza e la superbia del potere non fa scorgere l'utilità del dialogo e della collaborazione.
E' quanto ci pare di dover dire per quanto avviene nel nostro piccolo Comune, in Municipio, dove a starci attenti, e a ben riflettere, non vi sono che dei simulacri del potere, che -come qualsiasi persona con un minimo di barlume- sa bene non abita nei paesini rurali dell'interno dell'isola.

Abbiamo avuto modo di soffermarci sulla superiore riflessione secondo cui il dialogo socio-politico non abita qui da noi per la vicenda che adesso tenteremo di esporre.
La questione dello Scuolabus
 Per ben due sedute il Consiglio Comunale ha richiesto, ed ha pure stanziato i fondi, all'Amministrazione diretta da Sergio Parrino di dotare la cittadinanza del Servizio di Scuolabus, che come in tanti concittadini ricorderanno nei decenni passati era pienamente operante in paese. Il Consiglio Comunale per questa finalità ha stanziato sul Bilancio 2010 -con specifici atti amministrativi- €. 45.000,oo.
Il Sindaco ha contrastato questa iniziativa per la ragione che essa proveniva dall'Opposizione ed ha usato ogni argomentazione possibile, non ultima il fatto che il Comune (che dispone di oltre quaranta dipendenti a fronte di 1.900 abitanti) non ha personale per la gestione del servizio.
L'iniziativa, il trenta novembre, in occasione dell'ultima sessione di lavori del 2010 è stata addirittura votata pure dai consiglieri vicini al Sindaco; consiglieri dell'Opposizione e della supposta maggioranza hanno infatti richiesto l'acquisto dello Scuolabus.
Il Sindaco (esperto uomo di legge come è solito autodefinirsi nelle manifestazioni pubbliche) non è però individuo di aperture e di dialogo, nè intende raccogliere la volontà di chi sul piano civile appartiene a sponde politiche-amministrative differenti dalle sue, e pertanto che fa ? che ha fatto ?
Ha preferito fare il capriccioso.
Egli, da sindaco, è il capo della funzione esecutiva del Comune ed ha deciso di non rispettare la volontà unanime del Consiglio. Non ha adottato, da quanto risulta, l'impegno della spesa entro il 31 dicembre. Quei fondi sono quindi andati in economia, come usano dire i tecnici di finanza locale.
Col suo comportamento ha ulterirmente mostrato quanto Egli abbia capito di "democrazia", "rispetto degli avversari", "dialogo" e "rappresentanza della cittadinanza".
Uomini di questo livello umano, nel nostro contesto socio-culturale, ritengono di essere furbi ed in gamba. La verità è che si tratta di uomini che così operando mostrano "grettezza", mostrano di essere fermi alla cultura dell'odio e del rancore verso chi aderisce a valutazioni socio-politiche diverse dalle proprie.
 La realtà dell'odierna democrazia che vige in Italia infatti è che attraverso le discussioni democratiche chi non ha pregiudizi riesce a fare approvare nelle sedi opportune quelle proposte utili alla cittadinanza. Questpo il Sindaco ancora non l'ha capito.
Egli, il Sindaco, per il suo comportamento omissivo non ha nemmeno saputo trovare l'animo per telefonare ai proponenti e dire loro che intendeva avvalersi dell'ultima sua arma "l'omissione, il non voler riconoscere l'autorevolezza del Consiglio Comunale". 

Una letterina a Sergio Parrino.
Caro Sindaco,
 se il Consiglio approva, a maggioranza, addirittura all'unanimità, degli indirizzi da te non condivisi la tua reazione non può essere quella del capriccioso o quella del ragazzino che reagisce in senso contrario. Questo lo fanno gli immaturi.
La giusta reazione a me pare debba essere quella di chi lavora primariamente con apertura mentale e con la volontà di dover costituire una nuova maggioranza su un programma condiviso.
La democrazia ed il dialogo continuo sono oggi i valori delle istituzioni pubbliche; chiudersi nella supposta autosufficenza è da uomini piccini.
Io conto che tu persegua la politica dell'inclusione ed abbandoni perchè fuori tempo massimo quella dell'esclusione e della lotta all'avversario. Il mandato si chiuderà fra due anni e mezzo e tu non puoi continuare sempre con gli sgarbi agli avversari, che come ben sai vogliono (forse più di te) il bene del nostro paese.
Adesso che il 31 dicembre è passato ed i fondi stanziati sono andati in economia tu ritieni di essere stato un grande Sindaco ?

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