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sabato 22 gennaio 2011

In Municipio non si conosce cosa sia l'espressione "darsi una strategia"

Amministrare cosa significa?  è una domanda, banalissima e terribile, che in tanti, a Contessa Entellina, ci poniamo alla luce dell'assoluto immobilismo che caratterizza la vita civico-sociale locale. 
Qualcuno di buona volontà prova ad azzardare una risposta: Serve a reggere le sorti di un paesino che, come e più del resto della provincia e della regione, traballa ed è vicino al tracollo per l'emorragia continua e senza fine della sua più grande ricchezza: i giovani senza lavoro.
Alla luce di questa analisi, e se essa risulta corretta, servirebbero le conseguenti iniziative amministrative.
In verità a Contessa sappiamo che non solo non si fa nulla, ma cosa più grave, non si programma, non si buttano le basi per un futuro migliore. Il sindaco Sergio, lo sappiamo bene che non può fare miracoli, ma ha il dovere di darsi una strategia, di programmare. Invece da quando è stato assessore ai lavori pubblici, da quando è sindaco, non è stato capace di strappare dalla fossa in cui si trova il Piano Regolatore.
I soldi ci sono, paradossale dirlo, leggerlo, sentirselo dire, ma è così.
Il Sindaco da alcuni mesi gioca con €. 1.400.000,oo di finanziamenti del Provveditorato OO.pp. Oggi decide di non fare più il Museo, quindi decide di completare le case popolari, poi scopre che deve pensarci l'IACP, poi decide di restaurare la Chiesa dell'Annunziata, poi decide che deve pensarci il parroco o comunque la Chiesa, poi decide di restaurare la Sala Rai, poi .... poi ....
L'edilizia pubblica e privata collassa, eppure prendendo un milione e quattrocentomila euro di fondi già disponibili si potrebbero aprire un bel pò di cantieri per realizzare opere di recupero urbano.
Invece? 
Invece da quando Sergio Parrino è in sella, a vario titolo (assessore, sindaco) questi soldi sono inutilizzati. E gli anni sono tanti !
Ma non è tutto. 
Questo sindaco prova ad alimentare il mercato locale del precariato, con il richiamo da altri comuni di Lsu, continuando a mancare ancora una volta di fiuto politico e di lungimiranza.
In questo scenario, Sergio -il cerca partito: ieri Pd, poi Pdl e poi Forza Nord- cerca di tenere dritta la barra della Giunta, dove ha imbarcato un soggetto, anzi due, che dicono loro di richiamarsi al Pd,  a cui un giorno promette eterno amore ed il giorno dopo minaccia rese dei conti. Difficile, oggettivamente difficile, provare a fare strategie e a programmare.
Il miglioramento sociale, il benessere che attendiamo è questione di prospettive, appunto.
Intanto Sergio (Parrino) guarda al futuro, che è pure domani, ma anche tra due anni, o fra dieci anni.
Un amministratore serio, che abbia le idee chiare deve seminare (programmare) subito per raccogliere non si sa quando.
Il problema di Contessa è che Sergio pensa di seminare non per gli auspicati giorni migliori per Contessa Entellina, bensì per fini elettorali e come ognuno sa in politica investire non significa creare premesse di crescita, bensì investire su se stessi, sui propri elettori. Ma si tratta, come è facile intuire, di prospettive miopi.
Francesco Di Martino ai suoi amici di partito, amministratori in vari comuni della provincia di Palermo, diceva sempre: "Amministrate come se non dovreste mai più ricandidarvi; solo così opererete per il bene collettivo e potrete essere rieletti".
Altri uomini, altre visioni.

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