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mercoledì 26 gennaio 2011

Flash sulla nostra Storia

Per una vera Storia di Santa Maria del Bosco

Le proprietà ecclesiastiche che facevano capo al Monastero di santa Maria del Bosco e che ricadevano sul territorio di Bisacquino constavano di due feudi:
Tarucco
Alvano.
Il Demanio dello Stato, che li aveva confiscati alla Chiesa immediatamente dopo l'impresa garibaldina, al fine di perseguire la finalità di diffondere la piccola-media proprietà contadina prescritta dalla legge 10 agosto 1862, n. 743 ripartì i due feudi, prima di indire l'asta pubblica di censuazione, in più lotti
(Tarucco in 15 lotti ed Alvano in 32 lotti).
All'asta parteciparono soggetti dei comuni limitrofi, ivi compresi contessioti. Uno degli acquirenti contessioti, Giuseppe Clesi, acquisì la proprietà del lotto dell'ex feudo di Alvano comprensivo del mulino che era appartenuto al Monastero.

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