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venerdì 24 dicembre 2010

Viviamo in un pianeta su cui a tanti piace essere ciechi

Ci avviamo verso la conclusione del primo decennio del terzo millennio. Dopo anni di convinzione che la crescita sociale ed economica fosse ormai un dato scontato e che l’Avvenire sarebbe stato sempre più prospero, ci siamo invece accorti che nulla è scontato, che probabilmente i presupposti su cui avevamo fondato le “certezze” vanno rivisti e riordinati.
Chissà se nell’opera di riordino ci accorgeremo di alcuni elementi basilari che finora non abbiamo voluto riconoscere: l’Europa, il mondo cosiddetto civilizzato, ha sì saputo sfruttare tecnologia, razionalità manageriale e “conoscenza” in generale, ma ha da parecchi decenni vissuto al di sopra delle proprie possibilità, ha -con parole crude- sottratto il futuro al cosiddetto terzo-mondo, ai paesi meno sviluppati, meno fortunati. Ci accorgiamo adesso che i prezzi delle materie prime (petrolio, grano, etc.) diventano costose perché, ci viene detto, i paesi emergenti, dalla Cina all’India, si sono pure essi affacciati sul mercato ed hanno, così facendo, aumentato la “domanda”, con conseguente aumento dei prezzi nel mercato globalizzato.
Il vecchio mondo, l’Occidente, si è fatto cogliere di sorpresa dall’affacciarsi delle nuove “economie” ? Abituato come era a sfruttare le risorse dell’intero pianeta, adesso si accorge che bisogna dividere il “bottino” con le nuove realtà (1,4 miliardi di cinesi ed 1,2 miliardi di indiani).
Forse è arrivato il momento di reimpostare la logica dello sciupio su cui siamo vissuti da alcuni decenni. E non è detto che una società costruita su presupposti di “giustizia” umana sia peggiore di una società fondata sull’egoismo individualista.
In fondo il messaggio che duemila anni fa è venuto da una grotta della Palestina chiedeva giustizia, fraternità, agli uomini di buona volontà e non il dominio di pochi, di pochissimi, sull’intera umanità.
Buon Natale

Per la riflessione:
Al giorno d’oggi la ricchezza mondiale è più concentrata nelle mani di una élite di quanto lo sia mai stata nella storia moderna.
Un tempo la maggior parte della popolazione sul pianeta sapeva come coltivare i propri alimenti, allevare i propri animali e prendersi cura di sè. Non c’erano molte persone favolosamente ricche, ma c’era una certa dignità nell’avere un pezzo di terra che potevi chiamare tuo, o nell’avere un’abilità che potevi far fruttare.
Tristemente, nelle ultime decine di anni, una percentuale sempre maggiore di terre coltivabili è stata inghiottita da grosse corporation e da governi corrotti. Centinaia di milioni di persone sono state cacciate dalle proprie terre verso aree urbane sempre più dense.
Nel frattempo, è diventato sempre più difficile avviare un’attività propria, dal momento che poche monolitiche corporation globali hanno iniziato a dominare quasi ogni settore dell’economia mondiale. Così, un numero sempre maggiore di persone nel mondo è stata obbligata a lavorare per “il sistema” per riuscire appena a sopravvivere. Allo stesso tempo, coloro che sono al vertice della catena alimentare (l’élite) hanno impiegato decenni per implementare il sistema in modo da assicurarsi nelle proprie tasche porzioni sempre più vaste di ricchezza.
E così oggi, nel 2010, abbiamo un sistema globale in cui pochissime persone al vertice ... ... sono assurdamente ricche, mentre circa metà della popolazione di questo pianeta è irrimediabilmente povera.
Ci sono davvero poche nazioni nel mondo che non siano state quasi interamente saccheggiate dall’élite globale.
Quando l’élite parla di “investire” nei paesi poveri, ciò che intende veramente è prendere possesso delle terre, dell’acqua, del petrolio e delle altre risorse naturali. Grosse corporations globali stanno oggi spogliando dozzine di nazioni in tutto il mondo di favolose quantità di ricchezza, mentre la maggior parte della popolazione di quelle nazioni continua a vivere in un’abietta povertà. Nel frattempo, i politici al vertice di quelle nazioni ricevono ingenti doni per poter perpretare il saccheggio.
Quello che quindi abbiamo nel 2010 è un mondo dominato da una minuscola manciata di persone ultraricche al vertice che posseggono una quantità incredibile di beni reali, un gruppo più numeroso di "manager intermedi" che fa funzionare il sistema per l’élite globale (e che è pagato veramente bene per farlo), centinaia di milioni di persone che fanno il lavoro richiesto dal sistema, e diversi miliardi di “inutili avventori” di cui l’élite globale non ha bisogno alcuno.
Il sistema non è stato progettato per elevare il tenore di vita dei poveri. Né per promuovere la “libera impresa” e la “competizione”. L’élite intende piuttosto accaparrarsi tutta la ricchezza e lasciare il resto di noi schiavi del debito o della povertà.
Quello che segue è un elenco di 20 dati statistici che provano il continuo accentramento di ricchezza nelle mani dell’élite globale, lasciando la maggior parte del resto del mondo in povertà e miseria.
■Secondo la UN Conference on Trade and Development (Conferenza dell’ONU su Commercio e Sviluppo), il numero di “paesi meno sviluppati” è raddoppiato negli ultimi 40 anni.
■I “paesi meno sviluppati” hanno speso 9 miliardi di dollari per importazioni di alimenti nel 2002. Nel 2008 questa cifra è salita a 23 miliardi di dollari.
■Il reddito medio pro-capite nei paesi più poveri dell’Africa è sceso a 1/4 negli ultimi 20 anni.
■Bill Gates ha un patrimonio netto dell'ordine dei 50 miliardi di dollari. Ci sono circa 140 paesi al mondo che hanno un PIL annuo inferiore alla ricchezza di Bill Gates.
■Uno studio del World Institute for Development Economics Research (Istituto Mondiale per la ricerca sull’economia dello sviluppo) evidenzia che la metà inferiore della popolazione mondiale detiene circa l’1% della ricchezza globale.
■Circa 1 miliardo di persone nel mondo va a dormire affamato ogni notte.
Il 2% delle persone più ricche detiene più della metà di tutto il patrimonio immobiliare globale.
■Si stima che più dell’80% della popolazione mondiale vive in paesi dove il divario fra ricchi e poveri è in continuo aumento.
■Ogni 3,6 secondi qualcuno muore di fame, e 3/4 di essi sono bambini sotto i 5 anni.
■Secondo Gallup, il 33% della popolazione mondiale dice di non avere abbastanza soldi per comprarsi da mangiare.
■Mentre stai leggendo questo articolo, 2,6 miliardi di persone nel mondo stanno soffrendo per mancanza di servizi sanitari di base.
■Secondo il più recente “Global Wealth Report” di Credit Suisse, lo 0,5% di persone più ricche controlla più del 35% della ricchezza mondiale.
■Oltre 3 miliardi di persone, quasi la metà della popolazione mondiale, vive con meno di 2 dollari al giorno.
■Il fondatore della CNN, Ted Turner, è il più grande proprietario terriero privato negli Stati Uniti. Oggi, Turner possiede circa 2 milioni di acri [più di 8.000 Km quadrati - NdT] di terra. Questa quantità è maggiore dell’area del Delaware e di Rhode Island messe assieme [come l’intera superficie dell’Abruzzo - NdT]. Turner peraltro invoca restrizioni governative per limitare a 2 o meno figli per coppia nell’ottica di un controllo della crescita demografica.
■400 milioni di bambini nel mondo non hanno accesso all’acqua potabile.
■Circa il 28% dei bambini dei paesi in via di sviluppo sono considerati malnutriti o hanno una crescita ridotta a causa della malnutrizione.
■Si stima che gli Stati Uniti detengano circa il 25% della ricchezza totale del mondo.
■Si stima che l’intero continente africano possegga solo l’1% della ricchezza totale del mondo.
■Nel 2008 circa 9 milioni di bambini sono morti prima di compiere i 5 anni. Circa 1/3 di tutte queste morti è dovuto direttamente o indirettamente a scarsità di cibo.
■La famiglia di banchieri più famosa al mondo, i Rothschild, ha accumulato montagne di ricchezza mentre il resto del mondo è stato intrappolato nella povertà. Ecco cosa afferma Wikipedia a proposito delle ricchezze della famiglia Rothschild:
Si è sostenuto che nel corso del 19° secolo, la famiglia possedeva di gran lunga il più grande patrimonio privato del mondo, e di gran lunga la più grande fortuna nella storia moderna.
Nessuno sembra conoscere esattamente quanta ricchezza posseggano i Rothschild oggi. Dominano il sistema bancario in Inghilterra, Francia, Germania, Austria, Svizzera e molte altre nazioni. E’ stato stimato che la loro ricchezza aveva un valore di miliardi [di dollari] già alla metà dell’800. Senza dubbio la quantità di ricchezza detenuta oggi dalla famiglia è qualcosa di inimmaginabile, ma nessuno lo sa con certezza.
Nel frattempo, miliardi di persone nel mondo si stanno chiedendo come far saltar fuori il loro prossimo pasto.
A questo punto, molti lettori vorranno discutere di quanto è orribile il capitalismo e di quanto meravigliosi siano il socialismo e il comunismo.
Ma il problema non è il capitalismo e come abbiamo visto innumerevoli volte nei decenni passati, la proprietà statale delle imprese non costituisce soluzione a nulla.
Ciò che abbiamo nel mondo oggi non è capitalismo. E’ piuttosto qualcosa di più vicino al “feudalesimo”. L’élite è costituita da “uomini-monopolio” che sfruttano la loro incredibile ricchezza e potere per dominare il resto di noi. Di fatto, è stato John D. Rockefeller ad affermare: “La competizione è peccato”.
Sarebbe bellissimo se vivessimo in un mondo in cui chi vive in povertà fosse incoraggiato a intraprendere una propria attività agricola, a crearsi un lavoro e costruirsi una vita migliore.
Invece le cose vanno nella direzione opposta. La ricchezza diventa sempre più concentrata nelle mani di pochissimi, e il ceto medio ha iniziato a venire eliminato anche nelle nazioni benestanti come gli Stati Uniti.
Risulta che l’élite globale ha deciso che non ha realmente bisogno di così tante e costose “api operaie” statunitensi dopo aver spostato oltreoceano migliaia di fabbriche e milioni di posti di lavoro.
Nel frattempo gli statunitensi sono così distratti da Ballando sotto le stelle, da Lady Gaga e dalla propria squadra sportiva da non rendersi conto di cosa sta accadendo.
Non c’è alcuna garanzia sul fatto che gli Stati Uniti saranno prosperi per sempre. Oggi, un numero record di statunitensi vive già in povertà. Il reddito medio familiare è calato lo scorso anno ed è calato anche lo scorso anno rispetto a quello precedente.
Quindi svegliamoci. Gli Stati Uniti si stanno integrando in un sistema economico globale dominato e controllato da una élite spropositatamente ricca. A costoro non interessa che tu abbia da pagare il mutuo e che tu desideri mandare tuo figlio all’università. Ciò che interessa loro è accumulare quanto più denaro possibile per sè stessi.
L’avidità sta correndo rampante attorno al pianeta e il mondo sta diventando un luogo molto molto freddo. Sfortunatamente, a meno di eventi davvero drammatici, i ricchi stanno solo diventando più ricchi, e i poveri stanno solo diventando più poveri.

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