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sabato 11 dicembre 2010

Contessa Entellina: il paese che non può contare su un futuro. Gli Amministratori non sanno che il loro primario compito è quello di "programmare"

Contessa Entellina - anni cinquanta del Novecento
Natale sobrio, forse fin troppo. Poche luminarie, le solite poche appostate dall'Unione dei Comuni e niente albero di Natale.
Concerto di Natale (e/o Capodanno) ? nulla ancora è dato sapere.
In questi giorni per le strade deserte di Contessa Entellina, come se fosse avvenuto una fuga di massa, capita di notare un volantino, grigio e brocraticamente steso, con cui si apprende che il Cipe (organo del governo nazionale) ha destinato delle briciole di risorse finanziarie per risanare altre tre/quattro case del quartiere Gassisi e che fra breve, con i fondi Fas, saranno avviati due cantieri di lavoro che per poche settimane daranno occupazione a trenta disoccupati.
Da noi il Sindaco preannuncia con Avvisi pubblici solamente le iniziative promosse dal Governo Nazionale e/o Regionale. Le iniziative della Giunta Municipale non vengono rese pubbliche perchè evidentemente o non esistono o sono troppo ridicole per farle conoscere in giro.
A proposito del mistero che avvolge il nostro paesino, possiamo scrivere che nella serata di oggi -11 dicembre-, alcuni soggetti, informati da figure municipali, potranno partecipare ad una manifestazione teatrale, però a Sambuca di Sicilia.
A Contessa Entellina è facile conoscere cosa decide il CIPE, come verranno iumpiegati i fondi Fas, ma nessuno conosce di cosa si occupano gli Amministratori Comunali. Costoro, purtroppo, non sanno che le pur utili case risanate del quartiere Gassisi e le indispensabili occupazioni dei lavoratori nei cantieri di lavoro, rischiano di apparire come buchi lungo una pista del deserto del Sahara se non sono inseriti in un progetto, in un orizzonte, sia pure lontano, di speranza per la Comunità locale.
Contessa Entellina versa in gravi difficoltà per l'emorragia di giovani e meno giovani che emigrano per il Settentrione d'Italia e per l'estero.
Le ferite della Comunità si colgono nelle strade deserte e prive di vivacità dell'abitato, dove è improbabile incontrare gente; ma si colgono anche nelle notizie che si apprendono incontrando, finalmente, qualche conoscente: l'antico, lo storico Circolo Scanderbergh, ha chiuso, o si accinge a chiudere battente, perchè non conta più un sufficente numero di soci.
Contessa Entellina è un deserto, ma gli Amministratori Comunali orgogliosamente non aprono il dialogo nè con l'opposizione nè con chi potrebbe utilmente suggerire idee. La gente emigra, ma il Sindaco come unica indicazione del suo perseverare a stare fra le stanze del municipio emette manifestini grigi che gli interessati accoliti gli sottopongono.
Di programmare l'avvenire di quella che fu una Comunità viva appena qualche decennio fà nessun  segno nè alcuna voglia, purtroppo. Egli ritiene che il Sindaco, la figura di Sindaco, serva a rifiutare il dialogo con gli avversari (per la verità, dai comportamenti che subiscono dall'Amministrazione appaiono come fossero  nemici). Che la figura di Sindaco possa servire a programmare, ad impostare delle scelte politiche per lasciare intravedere un futuro meno amaro qualcuno dovrebbe gridarlo nel deserto che attualmente ci circonda.
Vedremo domani sera nella Sala San Nicolò, nel corso dell'Assemblea Cittadina, se almeno i Consiglieri dell'Opposizione sapranno indicare un percorso diverso, più aperto e meno misterioso per questo paese.

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