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mercoledì 17 novembre 2010

Mario Bellanca si limitava a respingere fuori dal portone i greco-cattolici, ma nel mondo la situazione di tanti credenti è molto più grave

Torniamo su un argomento già affrontato e che merita maggiore attenzione da parte delle coscienze sensibili del mondo cosiddetto civilizzato.
I Cristiani oggi costituiscono sul pianeta la comunità religiosa più impunemente perseguitata.
-In Pakistan possono essere condannati all’impiccagione in virtù della legge anti-blasfemia, se dovessero pregare in luogo pubblico.
-In Iran è in assoluto vietato professare il proprio culto, nonostante i diversi avvisi dichiarati dal governo.
-In Palestina, a Gaza, si può essere arrestati per avere pubblicato su un blog critiche alle pratiche religiose islamiche.
-In Sudan da decenni è in corso una guerra da parte delle popolazioni del Nord contro quelle del Sud, ree di essere cristiane.
-In Eritrea da tempo è in corso la caccia ai cristiano-evangelici.
-Nella Repubblica democratica del Congo i militari sparano, senza subire conseguenze, sui fedeli che dovessero soffermarsi all’uscita della chiesa.
-In India sono abbastanza frequenti gli assalti induisti alle popolazioni cristiane.
-A Cuba, nella Corea del Nord ed in Cina i fedeli finiscono regolarmente in prigione o vengono mandati in campi di concentramento.
-In Algeria, a breve distanza da noi, la sorte dei cristiani non è fra le più felici. E’ possibile infatti imporre alle ragazze cristiane il matrimonio con un mussulmano al fine di evitare che la prole aderisca alla fede cristiana.
-In Egitto l’Islam è religione di Stato ed i copti cristiani non possono occupare posti di rilievo nella vita pubblica né è facile loro poter trovare occupazione.
-In Iraq è in corso la campagna terroristica ai danni delle chiese e dei quartieri cristiani con lo scopo di indurre la gente ad emigrare e lasciare il paese.
Si potrebbe ancora continuare. E’ comunque da evidenziare che molti dei paesi elencati sono sul piano politico-economico-militare “amici” dell’Occidente.

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