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sabato 27 novembre 2010

Il Sindaco che non sa dare risposte

Il Sindaco,
quella persona di cui tanti ci chiedono: "ma come è il vostro sindaco ?", come a voler dire "ma dove vive ?".

Come si confronta con un cittadino impegnato nel civile
 Qualche tempo fà mi è capitato di avere un colloquio col sindaco di Contessa Entellina. Si è trattato di un incontro  combinato da un amico comune che desiderava che io spiegassi le ragioni tecnico-giuridiche che mi spingevano a ritenere ingiusto l'aumento del +160% della tarsu 2008 e che successivamente mi spinsero a sostenere l'iniziativa della Camera del Lavoro e della FederConsumatori Regionale che promossero, come è noto, i ricorsi di massa presentati alla Commissione Tributaria. Eravamo, allora, ancora in tempo per rimediare all'operato dell'Amministrazione in materia tributaria.
  In quell'incontro spiegai le argomentazioni che sembravano -almeno dal mio punto di vista- chiarissime e convincenti. Il Sindaco, alla presenza dell'amico comune, stette ad ascoltare e parve condividere quanto dicessi. Alla fine dell'incontro disse: "Entro una settimana ti farò conoscere le mie scelte". Sono passati quasi due anni ed ancora attendo ciò che in altri termini sarebbe stato un comportamento da persona civile.

Come si confronta con i Consiglieri di cui gli servirebbe il sostegno
   Pochi giorni fà sei nostri concittadini che hanno responsabilità pubbliche hanno chiesto un incontro col medesimo sindaco. Queste persone che non esito a definire "corrette e responsabili" mi risulta che abbiano svolto più o meno alla sua presenza questo ragionamento, se non nelle parole nella sostanza:
"Signor Sindaco, noi sei in Consiglio Comunale rappresentiamo l'Opposizione alla sua Amministrazione.
Siamo Opposizione perchè non ci riconosciamo nella linea politico-amministrativa che lei ha finora portato avanti e che ha, in due anni e mezzo, aggravato la situazione socio-economica del paese. Dove c'è vista non ci vogliono prove.
A nostro parere servirebbe, in quest'inizio della seconda metà del mandato, un cambio di rotta. Le proponiamo che Ella azzeri l'attuale Giunta e ricomponga un Esecutivo che veda coinvolta l'Opposizione assieme ai suoi attuali sostenitori in modo da dare vita ad una Amministrazione che recepisca anche idee-persone-programmi da noi ritenuti credibili e capaci.
In queste nuove condizioni, sia pure in un contesto dialettico e di confronto, tutte le energie cittadine sarebbero impegnate in una prospettiva condivisa e verosimilmente potrebbe innescarsi un processo virtuoso all'interno della comunità".
Il Sindaco, ci risulta che abbia ascoltato ed alla fine abbia detto agli interlocutori. "Entro uno/due giorni vi darò risposta".
Anche in questo caso il Sindaco non ha ritenuto che gli altri, ossia che gli Oppositori, meritassero risposta, nè positiva nè negativa.

Come fa a realizzare l'inerzia più assoluta
Lunedì è prevista una seduta consiliare dove il Sindaco riproporrà, in un documento di "Variazione di bilancio" il "nulla" degli ultimi due anni e mezzo condito con ipotesi di progettazioni da affidare all'esterno a dei professionisti, con ipotesi di opere pubbliche da fare etc. etc.
L'Opposizione, rigettata e priva di un qualsiasi cenno di buona educazione da parte del Sindaco, ovviamente in un suo documento ha riproposto quelli che sono i punti caratterizzanti del suo "programma" e della sua visione socio-culturale che -in più punti- non collima, anzi è agli antipodi dell'inconcludenza dell'Amministrazione finora sperimentata.
Alla fine si andrà ad un voto che molto probabilmente vedrà prevalere l'Opposizione e le sue proposte (che in seguito il Sindaco non porterà avanti perchè provvengono -appunto-dall'Opposizione, come finora accaduto con lo stanziamento deliberato per l'acquisto di uno Scuolabus).

Cosa dire ?
Il Sindaco sa di non avere i numeri, sa di non potere amministrare e però tiene a debita distanza l'Opposizione, come fosse portatrice di infezioni, addirittura la snobba.
Politicamente la conclusione che si può trarre è sicuramente che il Sindaco non tiene, non ha alcun interesse, a portare avanti alcuna proposta politico-amministrativa. Se ci tenesse punterebbe a ricreare una maggioranza a sostegno delle sue tesi sia pure concordate con l'assetto consiliare oggi esistente.
Ha optato per il "tirare a campare". A lui ed ai suoi sono sufficenti le indennità di carica per giustificare la permanenza in Municipio.
A meno che non pensino -Sindaco ed Assessori- che per l'Opposizione sia un dovere sostenere un Sindaco di tal fatta.
Come dire che Bersani, Vendola e Casini devono votare i cinque punti programmatici presentati da  Berlusconi in Parlamento perchè sarebbe un loro dovere; come se essi non avessero una visione opposta o comunque differente da quella del premier.
  Pure noi ci poniamo la domanda di quella intelligente signora: "ma come è il vostro sindaco ?" come a voler dire "ma dove vive ?".

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