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lunedì 15 novembre 2010

Frottole, verità, chiarimenti mai dati. Ma i "pastori" devono stare fra i fedeli per constatare le conseguenze di ciò che dispongono o nei palazzi ?

Perché a Contessa Entellina le frottole hanno più successo della verità ?
Pigliamo ad esempio- la dichiarazione resa il 17 ottobre, nel comizio di chiusura della sua permanenza ufficiale a Contessa Entellina di Mario Bellanca. In quell’occasione (definita da noi del “discorso ai farabbuti”, antitesi del ben più noto “Discorso della montagna” proferito da ben altro oratore duemila anni fà) fu sostenuto che -fino a sentenza pronunciata sul ricorso- egli restava il “parroco”, anche se non avrebbe potuto esercitare. Una menzogna pari ad una montagna, eppure tanti amici, muniti di diploma di scuola media superiore, addirittura qualcuno di laurea, continuano a sostenere la tesi del presunto “parroco” ed ad avallare la menzogna.
Perché Contessa Entellina nel 2010 presenta queste zone d’ombra ?
Abbiamo pubblicato sul Blog il decreto con cui i prelati (l’Ordinario ed il Delegato pontificio) hanno dichiarato “sede vacante” la Chiesa della Favara, ossia hanno azzerato tutti gli organismi, in primis, il ruolo di parroco ed al seguito di questo, per esempio, quello del Consiglio Pastorale.
Non serve davvero il dottorato in diritto canonico per capire che Mario Bellanca è dal 16 ottobre il signor nessuno, o meglio semplicemente il responsabile dell’Azione Cattolica diocesana che peraltro, stando al decreto, dovrebbe svolgere dalla Curia di Piana degli Albanesi.
Inoltre, con un decreto successivo all’avvenuta dichiarazione della “sede vacante” è stato nominato il nuovo Amministratore Parrocchiale della chiesa della Favara nella persona di padre Giorgio Ilardi, ossia quella figura che ha –né più né meno- gli stessi poteri del Parroco. Ci vuole molto a capire che non possono esistere due rappresentanti legali in una parrocchia ?
Semmai, a sentenza avvenuta, è da prevedere che l’attuale Amministratore Parrocchiale verrà investito del ruolo di Parroco, nel senso che avrà con quest'ultimo ruolo dinnanzi a sé un orizzonte abbastanza ampio per programmare –assieme al nuovo Consiglio Pastorale ed altri organismi- in maniera più estesa la sua permanenza. Certo, se la sentenza dovesse essere favorevole al Bellanca dovrebbe essere emesso un decreto di reimissione, ma si tratta di una nuova nomina e della revoca dell'Amministratore Parrocchiale.
Escluso quindi che possano esistere due rappresentanti legali contemporaneamente è inoltre palese che la “casa canonica” va di diritto all’Amministratore Parrocchiale in carica e non ad un ex-parroco. Ma sappiamo che il Bellanca non ha alcuna intenzione di rispettare spontaneamente la norma canonica e si avvale di proroghe dal dubbio sapore che gli vengono concesse dal vescovo verbalmente ed in violazione (da parte del vescovo) delle norme.

Eppure ..

Il Bellanca nell’ultimo suo discorso lo ha detto col microfono in mano che egli resta il “parroco” ed i fedelissimi lo vanno ripetendo per diffondere il messaggio.
In questo brodo di “illuminazione” era fatale che qui da noi, a Contessa Entellina, dovesse nascere sia la Teologia delle Porte Chiuse che il “discorso ai farabbuti”.
In questo contesto da colabrodo che scaturisce dall’assenza di iniziativa dei prelati si vorrebbe evidentemente alimentare la confusione fra i fedeli. Confusione che non investe invece il buon senso della gente che ha le idee chiarissime: la Chiesa della Favara è oggi in assoluto la chiesa più frequentata dai contessioti. Tutte le domeniche la gente accorre e riempie quell’edificio di culto, nella stessa misura in cui quattro mesi fa accorreva a riempire in assoluto la chiesa dell’Annunziata, retta da papas Nicola Cuccia.
Ma qui forse dovremmo addentrarci su altre conseguenze prodotte dai “prelati”, ossia gli anziani vescovi che ritengono di risolvere i problemi solo con i “decreti” senza valutarne gli impatti sui fedeli e vivendo chiusi -uno nel palazzo di Piana degli Albanesi e l'altro in quello di Foggia-.
Pastori da palazzo che non cercano le pecore che sempre più si imbattono in occasioni di smarrimento. Nessuno dei due prelati ha infatti ancora spiegato, per esempio, per quale ragione papas Nicola Cuccia è stato "punito". Per loro punire o mantenere la "casa canonica" a chi non ha diritto è la stessa cosa.
Su questo probabilmente torneremo in seguito.

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