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lunedì 13 settembre 2010

Storia. Sia il Governo di Ferdinando II che il governo provvisorio di Garibaldi nel XIX secolo garantirono i greco-bizantini dallo strafare dei Vescovi latini

   E' risaputo che Giuseppe Garibaldi non è amato negli ambienti curiali cattolici. Egli è il simbolo dell'Unità d'Italia realizzata -in vario modo- anche contro la volontà dell'allora Pontefice Pio IX. Eppure Giuseppe Garibaldi quando a Palermo assunse tutti i pieni poteri, sottratti al precedente regime borbonico, ebbe modo di ricordarsi degli Arbӫreshӫ di Sicilia. Erano stati tanti gli Arbӫreshӫ, soprattutto da Piana dei Greci,  che erano accorsi per arruollarsi al seguito dei Mille e probabilmente (chi lo può dire ?) doveva esserci anche qualche papas, magari ex compagno di seminario di quel Francesco Crispi che dal seminario greco di Palermo negli anni della prima gioventù era passato senza mantenerne lo spirito.
Perchè diciamo ciò ?
Perchè se si consulta la Gazzetta Officiale dell'epoca si ha la sorpresa di leggere un "decreto" di tutela del rito-greco in Sicilia. Garibaldi da Palermo emise infatti un decreto di carattere generale con cui a tutti i regnicoli veniva garantita la "libertà di coscienza", ma poi va oltre nel decreto e, specificatamente, in favore degli Arbӫreshӫ annulla la bolla di Benedetto XIV Etsi Pastoralis. Come si ricorderà la Etsi Pastoralis era stata emessa per aiutare i Vescovi Latini a far morire per soffocamento il rito-greco in Sicilia (anche se ancora oggi la Curia Romana la presenta come documento di tutela del rito degli Arbӫreshӫ).
Qualuno può dire: ma cosa c'entra un decreto delle Autorità Civili in materia religiosa ?
La risposta è facile: in Sicilia dal periodo Normanno fino al governo di Camillo di Cavour la Chiesa-gerarchica, sul piano ordinamentale, non dipendeva dal Papa ma dai Monarchi dell'isola (Legatio).
Abbiamo voluto ricordare il decreto garibaldino in favore degli Arbӫreshӫ per celebrare anche noi, a modo nostro, il centocinquantesimo dell'Unità, quell'Unità che non piace a Bossi e che invece noi difendiamo.
Magari in altra occasione spiegheremo che il decreto di Garibaldi è stato un sovrabondare perchè qualche anno prima Ferdinando II aveva pensato, pure lui, a tutelare i "greci" contro lo strafare di "fratellanza" dei Vescovi Latini che quella Etsi Pastoralis avevano chiesto al Papa. Su questo torneremo.

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