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giovedì 30 settembre 2010

Il Governo Regionale è appena nato: via al clientelismo a tutto spiano. Il pd deve recuperare

Il Fatto Quotidiano 30.09.2010
“Trinacria” di famiglia per assumere
Fratelli e amici alla guida della Onlus che dovrà stabilizzare i precari in Sicilia
di Giuseppe Lo Bianco
Il presidente della società, nominato da Raffaele Lombardo, è il capo del sindacato Cisal, uno dei membri del consiglio di amministrazione è Vincenzo Garraffa, fratello del senatore del Pd Costantino, vice-presidente della commissione Industria del Senato, un altro si chiama Dell’Utri, ma è solo un caso di omonimia: dopo la “temibile” prova dei test d’ingresso per i precari da stabilizzare (“fare una fotocopia, ove possibile fronte e retro”) dal cilindro della fantasia siciliana in materia di lavoro salta fuori la Social Trinacria onlus, un altro carrozzone costituito qualche giorno fa per assorbire 3.200 lavoratori ex Pip alimentando i serbatoi del voto clientelare. Sarà infatti la onlus ad assumere i precari, a pagargli lo stipendio con i soldi messi a disposizione della Regione mentre l’assistenza tecnica e contabile sarà delegata ai funzionari di Sviluppo Italia Sicilia.
LOMBARDO, nonostante dagli schermi de L’Infedele di Lerner abbia giurato “basta con la fabbrica delle illusioni”, il suo quarto governo a braccetto con il Pd parte con il piede sbagliato, almeno sui temi del lavoro. L’onlus è infatti un parto della direzione delle politiche sociali guidata da uno dei suoi potenziali assessori tecnici. Maria Letizia Di Liberto, poi sostituita per un’incompatibilità. All’Assemblea regionale l’opposizione insorge chiedendo una commissione d’inchiesta.: “Ci troviamo di fronte ad una situazione gravissima che rischia di creare altro precariato –dice Salvino Caputo, Pdl- sono contento che i Pip di Palermo ottengano un riconoscimento e che finalmente possano essere inseriti nel circuito lavorativo. Ma tutto ciò deve avvenire senza intermediazioni”. Da qualche giorno, invece, su Facebook, il burattinaio palermitano dei precari, Mimmo Russo, ex An passato all’Mpa in campagna elettorale sollecita tutti i lavoratori ad andare alla sua segreteria di via Scinà 66, al Borgo Vecchio, per compilare il modulo di adesione alla onlus promettendo “contratti a tempo indeterminato”. Anche se i fondi (100 milioni di euro) bastano solo per tre anni.
E TRA gli stessi lavoratori, che l’altro ieri hanno picchiato un dipendente regionale negli uffici dell’assessorato al Lavoro e sono consapevoli di essere utilizzati come carne da voto, la tensione è alta. Il Pd tace, con la sola eccezione di Pietro Apprendi. “C’è il rischio di un nuovo caporalato”. Il riferimento è a un possibile allargamento degli elenchi con la creazione di un nuovo precariato. Un trucco che Mimmo Russo si affretta a smentire: “sto facendo stampare 3200 cd con la lista dei nomi degli ex Pip. Neanche una persona entrerà nell’associazione, oltre il bacino degli ex Pip”.

1 commento:

  1. Il Pd tace? Da bambini gli hanno spiegato che non si parla quando si mangia.

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