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domenica 5 settembre 2010

E' mai esistita a Contessa Entellina una attività manifatturiera di tipo artigianale ?

ARTIGIANATO del tempo che fù, nel periodo feudale
Sino alla prima metà del Novecento, a Contessa Entellina, ma non solo qui, le case di ciascuna famiglia contadina erano arredate solamente con
il desco,
la credenza,
la cassapanca
e raramente da qualche sedia;
gli utensili, compresi quelli da cucina, erano limitati all’indispensabile, mentre il comò era un lusso che pochi in paese potevano permettersi. Quando qualcuno immagina un antico artigianato andato perduto in realtà dice cose non reali, di cui non si raccolgono tracce documentali. Da noi accanto al fabbro-ferraio, allo stagnino, al falegname e al ciabattino c’era ben poco, per non dire nulla.
Carretto
In Sicilia, gli artigiani -nei grossi centri- lavoravano per una sceltissima e numericamente ridotta clientela ovvero producevano rozzi strumenti di lavoro quali aratri, selle, retine ovvero ancora rozzi indumenti contadini e suppellettili.
Molte delle cose di pregio che talune famiglie ancora oggi conservano nelle case di Contessa Entellina, cose sopravvissute alla grande mole di beni buttati via in seguito al terremoto 1968, in verità sono beni di uno stile di vita di poche famiglie che hanno, almeno alcune, gustato il discreto benessere conseguente alla grande emigrazione in America del XIX secolo, beni prodottio ed acquistate altrove.
E’ mancata da noi una vera e propria specializzazione: gli artigiani lungo il corso dei cinque secoli dalla fondazione del paese non disdegnarono mai di trasformarsi in giornalieri per i lavori stagionali indifferibili, oppure impiegarono i tempi morti della loro attività fondamentale in lavori agricoli su appezzamenti di terreno ottenuti in enfiteusi (censito) o in affitto.
Da noi, nell'antica Contessa Entellina, tutto accadeva, quindi, ai danni della vera professionalità.

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