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mercoledì 8 settembre 2010

A cosa si è ridotta la politica

Attualità politica ... di Nicola Graffagnini


“La politica degli stracci”
Un editoriale molto forte di famiglia cristiana .
Si intitola così un editoriale molto pesante sui fatti politici di Agosto che hanno occupato quasi per intero le cronache dei quotidiani, battistrada Il Giornale e Libero, guerre, schermaglie, sfide e chi più ne ha più ne metta, tutte interne alla attuale maggioranza di governo.
Sceneggiate tra i capi rappresentate poi ogni sera dai vari telegiornali che ormai non informano ma cercano in ogni modo di influenzare gli spettatori elettori, trasformando una normale giornata di lavoro per la gente comune in una continua lite di botta e risposta tra Fini e Berlusconi e poi Bossi ecc.
L’editoriale di Famiglia Cristiana, in edicola il 27 Agosto mette pesantemente il dito nella piaga, chiedendo alle forze politiche di smetterla di far volare gli stracci come le comari nel cortile di fronte al Paese che a Settembre dovrà attendere di verificare la sorte dei 170 tavoli di crisi aperti al Ministero dello Sviluppo Economico senza Ministro da 4 mesi , insieme alla questione FIAT, alla Tirrenia-Siremar e a tante altre vertenze che ormai occupano solo gli spazi marginali sui giornali a meno che qualche operaio non tenti il suicidio o salga sui tetti.
Riporto parola per parola due altri concetti dell’editoriale che è stato qualificato dai soliti noti quale pornografia politica, lascio ai lettori di giudicare.
"Il Paese è paralizzato. Sotto ricatto. Leggi e favori, come al mercato delle vacche, sono oggetto di baratto: federalismo in cambio di intercettazioni.
La clave mediatica ( o il metodo Boffo ) contro chi mette a nudo il re è un terribile boomerang, in un Paese che affonda in una melma di corruzione, scandali e affari illeciti.
Disfattista non è chi avverte il pericolo e fa appello al senso etico, ma chi è allergico al rispetto di regole e istituzioni. Per soddisfare la voglia di una contesa elettorale che sbaragli ,per sempre, l’opposizione.
Come in passato, urge anche oggi l’appello di Don Sturzo ai liberi e forti, prima che sia troppo tardi".
Ho sottoscritto l’abbonamento in Internet qualche mese fa e invito anche altri lettori a farlo per appoggiare questo faro di luce nel buio sociale odierno.

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