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lunedì 27 settembre 2010

A Contessa Entellina nel campo cultural-religioso tornerà il sereno ?

Rotazione parroci
Una domenica quasi ordinaria quella di ieri a Contessa Entellina sotto l’aspetto cultural-religioso. Padre Mario ha evitato di commentare, almeno in via ufficiale, la sua promozione a Responsabile unico dell’Azione Cattolica diocesana. Ha conseguentemente evitato di informare della data più opportuna, entro i prossimi quindici giorni, in cui lascerà la chiesa della Favara alle cure dell’Amministratore Parrocchiale prossimo venturo. In pratica il decreto eparchiale che dichiara la parrocchia della Favara “sede vacante” a decorrere dal sedici ottobre è apparso ai fedeli che seguivano le messe domenicali come se non esistesse. La spiegazione, verosimilmente, è da cercare nella circostanza che l’avvocato ancora non ha avuto modo di accertare se esiste o meno un buco, sia pure piccolo, dove agganciare una battaglia giuridica.
Papas Sepa Borzi, da parte sua, alla conclusione di ciascuna delle tre liturgie domenicali ha, in toni logico-dimessi, spiegato di essere stato comandato di lasciare Palazzo Adriano per Contessa Entellina e che a lui è stato affidato il ruolo di spianare, nella veste di Amministratore Parrocchiale, la strada ad un nuovo parroco per quando i prelati riterranno maturi i tempi.

Ed i fedeli ?
Nella cerchia di padre Mario è stato rilevato un certo fastidio per la diffusione, da parte del Blog, del decreto di promozione di padre Mario prima ancora che l’avvocato ne abbia metabolizzato la portata.
La stragrande maggioranza dei contessioti, greci o latini, ha invece emesso un sospiro di sollievo. La diffusione del testo è stato interpretato come segno di apertura, informazione, trasparenza dopo che da tre anni, avvolta nel più profondo mistero sulla volontà gerarchica, a Contessa Entellina, nel campo cultural-religioso, si è imposta la logica che nell’agosto 2009 è sfociata nella “Teologia delle porte chiuse”.
In tanti hanno cominciato ad intravedere un nuovo approccio di coinvolgimento (sia pure passivo) dei fedeli, dei “contessioti”, preludio auspicabile del ritorno -in quest’angolo di Sicilia- della Fede, della vera fede cattolica, scevra dalle porte chiuse.
Se questa interpretazione è corretta, ed essa è nelle aspettative di tutti, potrebbe portare all’apprezzamento delle mosse disposte da Mons. Francesco Pio Tamburrino, finora viste con diffidenza avendo esse colpito papas Nicola Cuccia, che della teologia delle porte chiuse è stato la vittima più diretta e la più immeritatamente presa di mira.
La gente continua ad essere guardinga ed indaga sullo spirito di ogni mossa che si va dispiegando.
Tutti, al 99% dei residenti, vogliono che nel 2010 le artificiose distinzioni in gruppi pseudo-religiosi -peraltro ricondotti all'interno del Cattolicesimo-, frutto dell’ignoranza, spariscano.
Speriamo bene.

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