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lunedì 28 giugno 2010

Delegazioni di sindaci siciliani hanno incontrato, questa mattina, i prefetti per consegnare simbolicamente e in segno di protesta le fasce tricolori. Sergio Parrino però di consegnare la fascia non ci pensa: non la riconquisterebbe mai più

Dall'agenzia AGI riprendiamo e pubblichiamo
AGI) - Palermo, 28 giu. -
L'Anci Sicilia ha organizzato e promosso questa manifestazione per mantenere alta l'attenzione sui problemi (derivanti dal decreto 78 - oggi in discussione al Senato - e dalla delicata vicenda dei precari) "che stanno mettendo in ginocchio molte amministrazioni locali". In particolare, a Palermo, una decina di amministratori, guidati da Giuseppe Siviglia, Vincenzo Di Girolamo e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente vice presidente vicario, vice presidente e segretario generale dell'Associazione dei comuni siciliani, sono stati ricevuti in prefettura facendosi portavoce dei disagi degli enti locali e sottolineando i "gravi problemi di ordine pubblico che si accompagnano ad un progressivo dramma social"e. Durante l'incontro, cui hanno preso parte, tra gli altri, anche i sindaci dei comuni di Corleone, Termini Imerese, Vicari, Petralia Sottana, Prizzi, Lascari e Chiusa Sclafani, Giuseppe Siviglia, anche in qualita' di sindaco di San Giuseppe Jato, ha ribadito: "La manovra finanziaria, oltre ad operare un pesantissimo taglio dei trasferimenti ai comuni, inasprisce il sistema sanzionatorio per chi viola il patto di stabilita', costringendoci a sbattere la porta in faccia ai precari che, da oltre vent'anni, lavorano nella pubblica amministrazione. Non solo tra questi c'e' gente che ha sempre lavorato con grande impegno e professionalita', ma molti di loro sono stati le colonne di servizi importanti come l'anagrafe o la polizia municipale. Non rinnovare il contratto a queste persone significa non essere in grado di offrire alle citta' i servizi essenziali". "Stiamo chiedendo - ha aggiunto Mario Emanuele Alvano - per i comuni siciliani l'attenzione dovuta ad una situazione cosi' drammatica, tenuto conto che oltre al taglio dei fondi e alle sanzioni aggravate, a differenza del resto d'Italia, la Sicilia si trova a fare i conti anche con un bacino di precari che, in molte amministrazioni, garantisce servizi vitali per i cittadini". Al termine dell'incontro i rappresentanti dell'Anci Sicilia hanno ribadito che, in assenza di risposte concrete, sono pronti ad organizzare un'ulteriore manifestazione nella capitale. (AGI)

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