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sabato 29 maggio 2010

Una delle "comiche comunali".

Dai racconti che ci giungono in continuazione sulle vicende del nostro Comune, dei nostri pseudo amministratori, siamo ormai pervenuti alla certezza che questi signori del rigore e dell'entusiasmo del gestore della cosa pubblica non hanno nessuna percezione.
Sono lì perchè ritengono di dover arrotondare con la "rendita" le entrate di famiglia. Il resto, nella loro visione delle cose, sarà la Provvidenza (Berlusconi ?) a risolverlo.
Tre giorni fà, come abbiamo riferito, il sindaco e i suoi amici 'contrattisti' organizzano, e riescono a coinvolgere tutti i precari del comune, il viaggio a Palermo per sfilare da Piazza Marina a palazzo dei Normanni contro il governo Berlusconi-Tremonti e contro il governo Lombardo-Cimino. Governi a cui il Sindaco Sergio ha tentato, nel corso della campagna elettorale, di raccimolare qualche voto. Da qui l'equivoco dei pd-locali che Sergio stesse passando all'oppositzione-finta dei pd italiani ed isolani. Poi si è saputo, invece, che il pdl -in salsa Miccichè- pur di confondere e fregare i consensi dei siciliani che sono (da sempre) in difficoltà socio-economica ha suggerito ai propri amministratori e deputati di alimentare la (storica) distorsione e visione dei problemi di noi siculi.
Ci viene riferito che il nostro messo comunale a Palermo, nel corso della sfilata, ha notificato a tutti, a tanti, manifestanti fotocopie di tre lettere provenienti dagli uffici comunali di Contessa Entellina, e di cui il Sindaco Sergio Parrino, era perfettamente a conoscenza, essendo in indirizzo.
Qui comincia la "comica": il Sindaco Sergio Parrino recita la parte del buon sindaco che non sa nulla di quella lettera che informava tre dipendenti "contrattisti" che il loro rapporto era giunto alla scadenza. Il povero sindaco ha appreso di quelle lettere dalla notifica del messo lungo il corso Vittorio Emanuele. Come il povero Berluscono che "non ha potere, perchè vittima dei suoi gerarchi", il nostro "povero sindaco, tenuto all'oscuro dell'operato dei suoi uffici" comincia a emanare scintille: "al rientro in paese farò sentire la mia ira per questi comportamenti ....". 
Torna a Contessa Entellina e "assicura il funzionario che aveva emesso quelle lettere che egli, Sergio Parrino, solidarizza con lui".  
Come avrete capito di Sergio Parrino ce ne sono due.

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