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domenica 11 aprile 2010

Conoscere il patrimonio culturale-religioso bizantino

Il rito bizantino italo-greco è quello proprio della Chiesa di Costantinopoli, l'antica Bisanzio, seconda sede episcopale del mondo cristiano dopo Roma. Il nucleo più antico di questo rito deriva dalle usanze della Chiesa di Antiochia: s. Giovanni Crisostomo (morto nel 407) prima di diventare vescovo di Costantinopoli era prete di Antiochia, e introdusse nel rito bizantino una preghiera eucaristica antiochena (l'anàfora), che ancora oggi porta il suo nome.

Nel IX secolo il rito bizantino assume una fisionomia sempre più marcatamente monastica. Figure di grandi riformatori del monachesimo come s. Teodoro Studita e s. Atanasio dell'Athos danno grande risalto alla poesia liturgica, e i loro discepoli hanno composto migliaia di inni per le più svariate feste e circostanze. Dalla stessa epoca si manifesta anche un influsso della Liturgia di Gerusalemme, i riti assumono così un aspetto marcatamente "orientale". La sintesi definitiva tra questi elementi è avvenuta attorno al XIV secolo, epoca a cui risale il rito bizantino quale lo conosciamo oggi. Ma non dovunque. Per esempio nel Monastero di Grottaferrata, a motivo anche della posizione di non facile contatto con l’Oriente, si segue il rito bizantino in una versione più antica, propria di quel Typikòn, libro che regola giorno per giorno le celebrazioni liturgiche.
Tra i riti occidentali e orientali non vi sono differenze (a parte quelle culturali) riguardo allo scopo della loro esistenza, che è quello di celebrare su questa terra la gloria di Dio.
(dal sito del Monastero di Grottaferrata)

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