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venerdì 12 marzo 2010

Il terremoto del gennaio 1968 nei ricordi di Nicola Graffagnini

IL TERREMOTO DEL GENNAIO ’68 - “Le baracche e l’assistenzialismo”–

Iniziò da quel momento, una nuova fase nella vita del paese, io la chiamo:
"la fase delle baracche e dell’assistenzialismo";

Si cominciarono a produrre certificati su certificati per una serie infinita di problemi, in parte veri e in parte no, in Prefettura e negli Uffici preposti. Questa smania di burocrazia contagiò moltissimi in tutta la Valle del Belice specialmente nella prima fase delle baraccopoli, sicchè le richieste popolari alle autorità di governo divennero via via sempre più di corto periodo e di basso profilo……

Si dimenticarono, perché difficili da raggiungere, le grandi questioni degli investimenti richiesti per il polo industriale di Capo Granitola al servizio della Valle, si mantennero nei documenti o negli slogan sindacali, ma nessuno ci credette più di tanto……. , convinti come si era che la battaglia andava fatta, giorno per giorno, su fatti concreti …. , per non pagare le bollette dell’acqua o della luce o della tassa di circolazione o della leva militare e così via ….

- Il Palach , il Kennedy e la Pro-Loco ENTELLA.
Una esperienza associativa ci venne offerta dal Ministero dell’Interno che attraverso una Associazione speciale, mi pare A.A.I., promosse l’aggregazione giovanile, in un centro ospitato, nel grande capannone, dismesso dalla protezione civile, all’indomani dell’assegnazione delle baracche.

Noi giovani eravamo numerosi e pieni di grande speranza e fermenti, immaginatevi che alla fine di una lunga discussione riuscimmo a decidere senza condizionamenti, il nome dell’Associazione dedicato al giovane suicidatosi davanti ai carri armati di Praga: Jan Palach.
Come tutte le cose nuove il Circolo stentò ad avviarsi ma almeno si riuscì a organizzare delle serate danzanti durante il Carnevale……… .
Fallita l’esperienza aggregativa del Palach, alcuni di noi ci dedicammo anima e corpo ad organizzare un altro Circolo, nostro fin dalla fondazione anzi fin dai primissimi lavori di manutenzione col fai da te …….. .

Fu così che scegliemmo un piccolo locale sotto la Piazza Umberto dotato di un unico salone separato da un arco. Oltre alle prime spese di affitto e dei materiali ognuno di noi dovette contribuire col lavoro al restauro artigianale del locale, alla fine riuscimmo ad inaugurarlo, dopo aver deciso di intitolarlo alla memoria di John Fitzgerald Kennedy.

Il simbolo della “nuova frontiera” per noi voleva essere anche un simbolo della nuova generazione del paese che intendeva prendere nelle proprie mani la capacità di ragionare sulle cose del mondo e la libertà di comunicarle anche agli altri .

Per questo alcuni di noi presero l’impegno di organizzare piccole tavole rotonde e dibattiti sulle grandi questioni di attualità. Mi ricordo che l’USIS di Palermo rispose al nostro appello con l’invio di una discreta quantità di libri alla nascente biblioteca del Circolo.

La prima riunione del Direttivo della Pro Loco fu tenuta al Circolo Kennedy con la partecipazione del Sindaco e le prime deliberazioni speciali adottate in quella circostanza riguardarono lo scopo stesso della nascente Pro-Loco , cioè ……..riavviare l’interesse culturale sulla Rocca di Entella e sul complesso monumentale di S.Maria del Bosco e costituire un gruppo giovanile per la difesa delle tradizioni locali quali ad esempio la manifestazione pasquale del Cristo dell’Orioles .

-“ Le funzioni dell’Orioles” -

In vista della prima Pasqua dopo il terremoto, noi del Comitato provvisorio della Pro-Loco, cercammo di bruciare le tappe convocando i registi tradizionali: il Rag. Guarino e il Collocatore Comunale e i vecchi attori della tragedia dell’Orioles, riuscendo in un solo mese e mezzo ad organizzare uno spettacolo degno di considerazione.
Fu in questa occasione che per la prima volta la RAI TV, sollecitata ufficialmente dal Sindaco, venne a riprendere un atto del Venerdì Santo, in quella occasione prendemmo l’iniziativa di far svolgere la Via Crucis lungo la Via Croja, che appariva gia per metà demolita. ( Vedi foto )

Nelle foto che ho ritrovato si vedono il Sindaco che premia l’attore più anziano, che impersonava San Pietro, il Sig. Tardo e il regista Sig. Vincenzo Rosselli, l’altro regista era Il Ragioniere Filippo Guarino .

Un bel articolo sulle Funzioni uscì sulla rivista della Azienda Provinciale del Turismo a firma di Egle Palazzolo.
Una nota di cronaca del Giornale di Sicilia del 6 Aprile 1969 riportò la notizia nell’ambito di un pastone provinciale sui riti della Pasqua. Eccola ….
"Anche a Contessa Entellina sarà rappresentata la tragedia del Golgota sul testo antico dell’Orioles. Alle funzioni partecipano gente del popolo che si improvvisano attori. Farà parte del gruppo Giuseppe Tardo, benché ultraottantenne, ha voluto a tutti i costi indossare i panni di San Pietro, un personaggio che lo ha visto protagonista di varie edizioni..
La tradizione di rappresentare a Contessa la Passione di nostro Signore risale al 1871 allorchè il parroco della chiesa latina, Canonico Clesi, raccolse un gruppo di volenterosi artigiani e contadini e li istruì nelle parti da rappresentare. La seconda edizione ebbe luogo nel 1876 e dopo una lunga interruzione, fu ripresa nel 1920".
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Nota del Contessioto:
Nel ringraziare Nicola Graffagnini per le preziose informazioni datate che ci ha fatto gustare, riteniamo doveroso, dopo averne parlato con l'autore, precisare che sul piano cronologico venne prima il Kennedy e poi il Palak.

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