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lunedì 18 gennaio 2010

Il blog è critico nella gestione del nostro territorio per la semplice ragione che da noi non c'è nulla di cui essere soddisfatti.


Ci sono pervenute due osservazioni di Antonio Messina, vice sindaco e assessore ai lavori pubblici, il quale si dispiace di non essere stato ripreso dal fotografo che, a Roma, ha immortalato gli amministratori del Belice che hanno manifestato nei giorni scorsi davanti Montecitorio. Ne prendiamo atto e rileviamo che Egli è stato proprio sfortunato se neanche nel servizio di Rai/Regione lo hanno ripreso.
Cose che capitano.

Nell'altra osservazione evidenzia che anche con le precedenti gestioni amministrative per gli assessori non era obbligo che si candidassero nella lista del Consiglio.
Sul nostro blog non abbiamo mai sostenuto questa teoria secondo cui esista l'obbligo di candidarsi. Abbiamo invece puntato ad evidenziare che chi dissente, o ha difficolta a dialogare col responsabile primo dell'Amministrazione, ha il dovere di dimettersi, non potendo portare avanti le proprie visioni. Questo lo abbiamo scritto.

Il Messina, nei confronti del quale ovviamente non corre nè invidia, nè odio nè altro sentimento, bensì un giudizio politico-amministrativo che lo associa all'immobilismo complessivo dell'Amministrazione, segnala inoltre che sebbene in quest'ultima tornata elettorale abbia accumulato 22 voti, in due precedenti prove ne ha conseguito 40 e 63.
Che possiamo dirgli: nulla!. In questa tornata ha riportato 22 voti.

Noi non conduciamo ragionamenti di tipo personale, bensì politico-amministrativi. Ed in particolare, per quanto lo può riguardare, riteniamo che chi in 18 mesi può vantarsi di aver curato la manutenzione di 250 metri di strada esterno in c.da Bufalo e poche stradine nel centro-trasferimento, nonchè l'approvazione di soli 8 progetti di edilizia privata non si capisce che ci sta a fare. Comunque non siamo noi a dovergli indicare la strada; tocca a noi però giudicare quanto non accade e quanto accade. Fa parte della nostra libertà di opinione.

Il blog non è assolutamente contrario alla percezione dell'indennità di carica da parte degli amministratori. La linea da noi perseguita è invece tesa a criticare fortemente, e senza sconti, la percezione che taluno faccia l'amministratore solo per percepire l'indennità; diciamo ciò tenuto conto che in diciotto mesi nessun risultato è venuto fuori, come ci è stato offerto di leggere sulla Relazione del sindaco.

Nessuno si dolga, quindi, se siamo talvolta critici. La critica appartiene all'uomo libero che vuole un mondo migliore e non a chi si ritiene soddisfatto.

Il Contessioto

1 commento:

  1. Ben venga la critica , specie se costruttiva ed efficace ,ma porre l'attenzione sul fatto che un amministratore non sia stato ripreso o fotografato in una manifestazione, non mi sembra essere un particolare talmente importante da compromette il futuro di Contessa Entellina.Ebbene, quello che democraticamente contesto ad alcuni che scrivono su questi blog è il fatto che, mentre i cittadini chiedono, a chi intende interpretare e rappresentare la classe politica di Contessa Entellina , di fare una disamina dei problemi che attanagliano le realtà economiche del nostro territorio al fine di mettere in campo idee e progettualità, il "contessioto" sembra dedicarsi in maniera particolare alle indennità di carica che percepiscono gli amministratori comunali, come se questo fosse il problema del secolo.
    Bisogna invece avere il coraggio del confronto democratico e puntuale, perchè dire in due parole ciò che ha fatto il vice sindaco in 18 mesi non è politicamente corretto e io del resto non sono qui a difendere il mio operato, per questo esistono le sedi opportune.
    Sarebbe corretto e utile, e questo è il mio invito, che coloro i quali amministrano questo blog organizzassero periodicamente una tavola rotonta con gli amministratori, consiglieri comunali e parti sociali per dibattere su quello che si è fatto o programmato e quello che sarebbe utile fare nei prossimi mesi per lo sviluppo del nostro territorio.
    Se non usciamo dalle logiche delle appartenenze non riusciremmo mai a far prevalere le buone idee, dobbiamo sforzarci di non compromettere il confronto duro e leale con le prese di posizione rigide dovute a fatti o contesti che non appartengono alla sfera politico-amministrativa.
    Cordialmente
    Antonino Messina

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