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domenica 17 gennaio 2010

Belice, sindaci davanti Montecitorio: "Fondi per ricostruire"

Ventuno primi cittadini per chiedere alle istituzioni una soluzione finale ad una vicenda che si protae da 42 anni, dal tragico terremoto che sconvolse tutta la popolazione


Il 15 gennaio una fiaccolata si è svolta a Roma, organizzata dal coordinamento dei 21 sindaci della valle di Belice per chiedere alle istituzioni una soluzione finale ad una vicenda che si protrae da ormai 42 anni. La manifestazione si è svolta davanti Montecitorio,dove alcuni dei primi cittadini dei comuni colpiti nel 1968 hanno sfilato indossando la fascia tricolore. "I ritardi, gli errori e le responsabilità diffuse dello Stato e della regione siciliana - ha spiegato il coordinatore dei sindaci, Vito Bonanno, primo cittadino di Gibellina - non hanno consentito di dare una casa a tutti quelli che l'hanno perduta, né di onorare l'impegno assunto dallo Stato per uno sviluppo economico di questo territorio, colpito da un sisma che nel 1968 costò la vita a 370 persone". Per questa ragione, ha spiegato Bonanno, "chiediamo il rispetto di un accordo sottoscritto nel 2006 per chiudere definitivamente la vicenda del Belice. Più nello specifico, ci auguriamo che vengano erogati quanto prima 400 milioni di euro per risolvere le questioni di edilizia privata e 140 milioni di euro per realizzare opere di urbanizzazione e completamento delle strutture pubbliche". "Questa sera siamo qui, impegnati in questa fiaccolata, per fare luce simbolicamente - ha proseguito il sindaco di Gibellina - su uno scandalo emerso a seguito dell'assenza e della latitanza dello Stato. Vogliamo chiudere la vicenda del Belice -ha concluso - per migliorare la vita di tanti giovani che ancora vivono nel Belice e di tanti agricoltori che in quella area continuano ad operare, alle stesse condizioni e con eguale tempistica del Friuli e dell'Abruzzo".

Nè dalla foto diffusa dal Giornale di Sicilia (sopra), nè dal servizio di Rai-Regione abbiamo intravisto la presenza di amministratori di Contessa Entellina.
O non erano presenti perchè in tutt'altre vicende affacendati o hanno voluto mostrare di essere schivi e di non apprezzare l'opera dei media, motivo percui si sono sottratti alla curiosità dei giornalisti.
Ma potrebbero pure avere pensato di disporre ancora di fondi disponibili da destinare alla ricostruzione derivanti dalla precedente assegnazione governativa e pertanto di non dover chiederne ulteriori, come invece hanno fatto gli altri sindaci che i soldi invece dio tenerli in tesoreria li spendono per tentare di completare il residuo che resta da portare avanti della ricostruzione.

Chi lo sa ? (forse i nostri sono piccini e non si vedono).

1 commento:

  1. Mi dispiace deludere chi scrive, ma il sottoscritto è stato davanto MonteCitorio dalle 16,00 alle 22,00 con gli altri sindaci.
    Sono seriamente dispiaciuto di non essere stato inquadrato, la prossima volta farò di tutto per essere in prima fila, visto che per qualcuno è questo quello che conta.................. non avendo argomenti seri da proporre!!!!!!!!!
    Antonino Messina

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