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giovedì 26 novembre 2009

Seduta Consiglio Comunale - lotta di potere interna alla maggioranza

Domenica 29 novembre alle 9,30 è fissata, in prima convocazione, una seduta del Consiglio Comunale per trattare:
1-Una mozione con prima firmataria Anna Fucarino e sottoscritta da Nicola Cuccia e Giuseppe Tamburello intesa ad impegnare l'Amministrazione Comunale a farsi sostenitrice presso la Regione Sicilia di una legge che deroghi i provvedimenti del ministro della pubblica istruzione, Gelmini, miranti a sopprimere l'autonomia di quegli istituti scolastici che hanno meno di 300 alunni. Il provvedimento derogatorio invocato dal legislatore regionale è in linea con la Costituzione Repubblicana che prevede la tutela effettiva delle minoranze linguistiche presenti in Italia;
2- una interrogazione, presentata da G. Cannizzaro e P. Stranci, con cui si chiede all'Amministrazione comunale spiegazione sul mancato avvio, all'inizio dell'anno scolastico, della refezione;
3- una proposta di variazione al bilancio finanziario 2009, intesa a conformare alle esigenze di fine anno dell'amministrazione le disponibilità finanziarie.
     L'ipotesi dell'Amministrazione è contestata da un emendamento presentato da due consiglieri di maggioranza (Spera, Guarino) e due di minoranza (Cannizzaro, Spera) che, a loro volta, ritengono di dover usare le residue risorse di fine anno per creare un ambiente arredato a disposizione dei consiglieri comunali e dei cittadini che dovessero seguire le sedute.
4- L'ordine del giorno prevede anche la discussione della Relazione sull'operato dell'Amministrazione Comunale nell'ultimo anno e mezzo.

   Il Contessioto si riserva di formulare in seguito, come qualsiasi cittadino, il proprio convincimento su ciò che accade (e su ciò che non accade) all'interno del palazzo di città.

   In questa sede evidenziamo solamente che convocare la seduta consiliare la domenica mattina corrisponde alle convocazioni delle assemblee di condominio dei palazzi cittadini per la mattinata di Natale. E' come se si dicesse ai condomini "non venite, faremo tutto in seconda convocazione fra tre amici".
Segno dei tempi; ossia termometro su un orizzonte che segna constrasti "esclusivamente interni" alla maggioranza.
  In questi casi sarebbe preferibile per il paese amministrato, e per la stessa maggioranza, che si regolassero, alla luce del sole, i conti che non tornato. Chiareza e trasparenza sono elementi essenziali della democrazia.
   Il Contessioto

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