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mercoledì 23 settembre 2009

Appunti disordinati su Entella, il Crimiso e dintorni

Scrivere di storia su Entella, dell’Entella Elima, è difficile anzi è quasi impossibile. La Storia della Sicilia comincia infatti ad essere scritta dai greci Filisto e Tucidide nel V secolo a.c.
Prima di questi storici, che per primi si avvalsero in Sicilia della scrittura per la narrazione di fatti comunitari e ci lasciarono le loro opere già improntate da criteri di scientificità, cioè dall’uso della ricerca documentaria, si è pertanto nella preistoria ossia in periodi di cui si sa poco o nulla su basi documentarie e molto di legenda e di mito. Certo oggi possiamo avvalerci del grandissimo apporto dell’archeologia e nel caso di Entella della vasta indagine, condotta per decenni dalla Scuola Normale di Pisa sull’iniziale impulso del prof. Nenci. Di questi importanti apporti tenteremo di dare un sommario riepilogo in proseguito.

Per adesso vogliamo mettere invece in evidenza come storicamente il nome di Entella sia stato spesso associato al nome del fiume Crimiso. Abbiamo scritto storicamente, ossia dal periodo siceliota quando la Sicilia è culturalmente greca.

Oggi è pressocchè assodato che il Crimiso vada identificato col Belice Sinistro, ossia col ramo del fiume che costeggia la Rocca; ma non è sempre stato così se è vero che vari scrittori, studiosi e taluni storici hanno localizzato il Crimiso in prossimità di Segesta ed altri lo hanno identificato col Belice Destro.

La successione delle denominazioni che si rinvengono nel tempo può avere contribuito probabilmente a creare la confusione. Nel tempo ci imbattiamo infatti con:
1-Fiume Hypsas
2-Crimiso
3-Al-Quarib (Edrisi sul ‘Libro di Re Ruggero’ del 1154)
4-Al-Wadi al Kabir -Registro dei confini assegnati da Guglielmo II all’Abazia di Monreale nel 1182 – noto come il Rollo-. In questo documento il fiume di tratto in tratto assume nome diversi: dalla sorgente fino ad Entella è, nella traduzione latina, flumen Corilionis per cambiare quindi in flumen Hentella. Dal Rollo apprendiamo, fra l’altro, che il fiume allora era navigabile e navigabile risulterà ancora essere all’epoca in cui visse lo storico Fazello (XVI secolo). E’ inoltre interessante rilevare che all’epoca in cui il Rollo fu scritto la Rocca, la cui città era ormai decaduta, amministrativamente dipendeva da Batellari, pur essendo Calatamauro capoluogo di Divisae.
5-Flumen Belìchi, dopo il ‘200, dal nome di un casale arabo che sorgeva in prossimità della foce.

L’identificazione esatta del fiume a cui attribuire la denominazione “Crimiso” è stata quasi sempre sollecitata dalla circostanza che gli storici nei pressi di esso individuano una delle grandi battaglie dell’antichità (con la vittoria di Timoleonte sui Cartaginesi) che affermò, su tutta l’isola, l’egemonia siceliota, ossia della Sicilia greca. Pur ripromettendoci di ritornare su questa battaglia ci piace qui ricordare un volumetto del 1963 di un nostro concittadino, Nicola Lojacono, ancora oggi appassionato di storia, secondo cui il luogo della battaglia è individuabile sul ramo destro del Belice e le impervie alture di Cautalì.
L’argomento della battaglia sul Crimiso ha appassionato -nel 1929- un altro concittadino, F. Chisesi, che scrisse "Entella, Crimiso e battaglia di Timoleonte".
Il Contessioto

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