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martedì 19 marzo 2024

Terzo millennio

 E’ probabilmente vero che quando si raggiunge una età più o meno “in avanti”, poi via via, si guarda e si riflette sugli stessi fenomeni di vita già attraversati con occhio differente rispetto a prima. Un punto di vista sui nostri giorni ci è stato esternato da amici e lo riproponiamo qui con un taglio nostro.

 Oggi 19 marzo  è per i credenti cristiani la giornata dedicata a San Giuseppe, o, se si vuole da parte dei meno religiosi, dedicata all’attenzione verso i meno fortunati. E’ in un certo senso la giornata dedicata alla solidarietà, che in Sicilia diventa dell’artaru di solidarietà offerto  ai meno fortunati.

  La solidarietà verso chi e’ in difficoltà e la stessa relazione amicale, nel modello di società che va imponendosi in Occidente, lo notiamo tutti, vanno entrambi rallentando. La tradizione cristiana, raffigurata in San Giuseppe, fa della relazione di persone l’assoluto: Dio è relazione di persone. Questa è in sé -ci fu insegnato- la novità cristiana. E se Dio è relazione,  il vivere dovrebbe essere “incontro”, un comandamento, piuttosto che una situazione più protocollare che vissuta. 

Un Personaggio

 

Alessandro D’Avenia, è uno scrittore e insegnante di lettere. Fin da giovane è stato influenzato dalla figura di don Pino Puglisi, conosciuto durante gli anni di scuola al Liceo classico Vittorio Emanuele II di Palermo. Dopo essersi laureato in Lettere classiche alla Sapienza di Roma nel 2000, ha ottenuto una borsa di studio che gli ha permesso di conseguire un dottorato di ricerca all'Università degli Studi di Siena nel 2004, con una tesi sulle sirene in Omero e il loro rapporto con le Muse nell'antichità.

Nascita2 maggio 1977 a Palermo,



Vivere



I luoghi della possibile ri-generazione

 (a ri-generare sono le relazioni che ci 

rendono più figli, cioè soggetti capaci 

di ereditare il mondo e arricchirlo) 

sono la famiglia, la scuola, l’amicizia, 

il lavoro, la politica, la natura, l’arte, 

lo sport e la religione, ma spesso sono 

sottomessi alla performance, alla fretta,

 al consumismo e quindi svuotati del loro 

potenziale di gioia e di risveglio. 

Quanto mi sento «figlio» in questi luoghi? 

Dalla risposta dipende quanto sono a casa 

nel mondo, quanta gioia di vivere ho e 

quindi quanto ho voglia di crescere: 

perché dovrei voler vivere se un amore non 

mi desidera esistente? Questa è la rivoluzione 

che i ragazzi stanno incarnando. 

Con i loro corpi.

lunedì 18 marzo 2024

Beni culturali (6)

 Dal mondo pagano al mondo cristiano

 Apprezzare i simboli, provare a leggerli

 A breve distanza di tempo dall'Editto di Costantino, (gennaio dell'anno 313) che ufficializza la fede cristiana, a Roma furono erette le basiliche che ancora oggi restano famose. 

 Nella città dei martiri, dove tantissimi convertiti al Cristianesimo avevano trovato la morte, furono eretti tantissimi edifici di culto. La Basilica di S. Pietro fu eretta sul posto dove venivano consumate le persecuzioni neroniane. Qui le prime opere furono avviate nel 324 e papa Silvestro consacrò lì'edificio nel 326;  dopo quell'anno i rimaneggiamenti sono stati tantissimi fino a quando  nel XV secolo, papa Nicolò V immaginò di dover procedere al rifacimento completo; progetto questo (di demolire l'antica basilica) che in via di fatto fu realizzato da Giulio II. 

L'immagine a sx di chi osserva vorrebbe
raffigurare l'esterno dell'antica basilica di
S. Pietro. Quella a dx è una ricostruzione
dell'antica basilica di S. Pietro.

L'originaria basilica aveva l'impianto diviso in cinque navate, con la copertura a capriate lignee. Fu con questa prima immagine che Roma divenne centro del mondo cristiano, anche se progressivamente il suo ruolo politico, dal V secolo in poi, era andato tramontando essendo passato per il successivo millennio a Costantinopoli il ruolo di capitale dell'Impero Romano.

I cimiteri cristiani delle origini erano in realtà delle gallerie sotterranee dove seppellire i defunti in attesa della resurrezione dei morti. Si trattava di cimiteri chiamati catacombe.
Lungo le pareti dei cunicoli si aprivano i loculi, contrassegnati da simboli di fede, iscrizioni o immagini.
l'ancora, il vaso con l'acqua, la colomba con il ramo d'ulivo, la palma o la corona, alludevano alla speranza di refrigerio, pace, e alla ricompensa dopo la morte. Frequenti erano le pitture con scene che alludevano alla Salvezza: il Buon Pastore che salva le sue pecore, Daniele che si sottrae ai leoni, i tre fanciulli di Babilonia che escono vivi dalla fornace, Noè che sopravvive al diluvio.
Non mancavano la speranza della Resurrezione al modoi di Lazzaro, o di Cristo che restituisce òla vista ai ciechi.







Ancora su Crispi (3)

 A Torino Crispi si ritrovò ad essere uno fra migliaia di altri (oltre vewntimila) provenienti per ragioni politiche da ogni parte della penisola. Aspirò ad avere assegnata una cattedra ma non l'ebbe e dovette condurre una vita "spartana" alla periferia della città dove riuniva amici, che però fossero a lui subalterni. In questa fase della sua vita scrisse de saggi sulla Sicilia e intrecciò una fitta corrispondenza con Mazzini, circostanza che non passò inosservata alla poliozia dei Savoia. Fu arrestato e invitato a lasciare il Piemonte.

Partì alla volta di Malta con una ragazza originaria della Savoia, regione piemontese confinante con la Svizzera e la Francia, Rosalia Montmasson, una semianalfabeta. Anche nell'Isola Crispi, per la sua inquietudine politica, si dimostrò terra ingrata e soprattutto non gli riuscì di legare con i tanti fuoriusciti italiani che lì risiedevano. Fondò una rivista senza che venisse disturbato dalle autorità locali finchè si occupava di vicende italiane, ma quando volle puntare l'attenzione sulle cose dell'isola fu immediatamente invitato a lasciare l'Isola. Dopo avere sposato in chiesa la sua Rosalia si imbarcò per Londra dove lo attendeva Mazzini. Anche nel contesto dei tanti espatriati italiani, Crispi di carattere ombroso, non si trovò mai a suo agio e soprattutto non amava passare come uomo subordinato a Mazzini. In questo quadro di insofferenza non tardò a trasferirsi a Parigi. Qui però la Polizia era molto più attenta a tenere d'occhio gli esuli italiani con motivazioni politiche. Quando il mazziniano  Federico Orsini attenta alla vita di Napoleone III, colpevole di aver posto fine alla Repubblica romana e di aver tradito gli ideali della Carboneria, la sera del 14 gennaio 1858, immediatamente, pure Francesco Crispi viene arrestato. Gli storici, in verità, non hanno mai saputo definire il tipo di rapporto che corresse fra Orsini e Crispi. Questi nei verbali di polizia ammise di avere conosciuto Orsini a Londra, ma di non averlo mai più incontrato. Eppure uno dei complici di Orsini dichiarò alla Polizia che questi mezz'ora prima dell'attentato si era incontrato con Crispi. La realtà storica comunque ci fa sapere che le autorità francese decisero semplicemente l'espulsione immediata dal territorio d'oltrealpi.  Fino a metà del 1859 con passaporto argentino girò per più luoghi fra Lisbona e Londra intrattenendo frequente messagistica con Giuseppe Mazzini e molti amici che vivevano in Sicilia.

(Segue)

Un Personaggio


 Aldo Cazzullo
giornalista e scrittore italiano conosciuto per diverse opere letterali tra cui Giuro che non avrò più fame e Mussolini il capobanda.




Coscienza civica


Il giudizio sulle tasse non è estetico; 

è etico. Le tasse non sono né bellissime 

né bruttissime; sono un dovere. 

Gli Stati Uniti non tassano la residenza 

ma la cittadinanza; sei americano, e 

questo prevede onori e oneri, diritti e doveri; 

il dovere è versare le tasse al tuo Paese e 

quindi ai tuoi compatrioti, anche se 

preferisci vivere — o dichiarare di vivere — 

in un altro; se non paghi le tasse, vai in 

galera. In Italia, invece, evasori ed elusori 

non suscitano riprovazione, bensì 

ammirazione, invidia, applausi. Se provi 

a ricordare che senza tasse chiudono pronto 

soccorso, ospedali, reparti di oncologia pediatrica, 

scuole, università, strade statali, caserme 

di polizia e carabinieri, ti coprono di insulti. 

Tutto è dovuto, come per magia; e la frase 

standard è «beato chi non si fa mangiare i 

soldi dai politici».

domenica 17 marzo 2024

Beni Culturali (5)

Cosa sono, e cosa non sono, I Beni Culturali?

Quando entriamo in una Chiesa avremmo il dovere

di saper leggere e capire tutti i messaggi che lì sono contenuti.

  Sono beni culturali le cose immobili e mobili che presentano interesse artistico, storico, archeologico, etnoantropologico, archivistico e bibliografico e le altre cose individuate dalla legge o in base alla legge quali testimonianze aventi valore di civiltà.

   = = =

  Procederemo per alcune pagine del blog con un approccio storico, sperando che cominciamo, via via più numerosi, tutti ad amare i tanti segni culturali che, pure, insistono sul territorio di Contessa E. e che in tantissimi non cogliamo, non sappiamo interpretare e ovviamente non valorizziamo. Per intanto dedichiamo l'avvio del percorso che ci proponiamo ai Beni patrimonio nazionale.

Cenni storici: arte paleocristiana

Nel 313 con l'editto dell'Imperatore romano Costantino i cristiani ottennero la libertà di culto. Da allora la Chiesa elaborò la propria liturgia (= cerimonie e formule di un culto, anche relativamente a riti o funzioni determinate) e cominciò a costruire edifici dedicati alle riunioni dei fedeli.

Due colombi che bevono a una tazza

“Le colombe abbeveranti” è un
motivo decorativo e simbolico
realizzato durante il V Secolo
d.C. e inserito nelle lunette laterali
all'interno del Mausoleo di
 Galla Placidia di Ravenna
 
che, a partire dal 1996,
 è entrato nella lista dei siti
italiani patrimonio dell'umanità
tutelati dall'UNESCO.


 All'inizio le nuove costruzioni non presentavano caratteri innovativi rispetto ai tipi edilizi di epoca romana. Il modello architettonico non fu comunque il tempio dell'epoca pagana ma la (1) basilica (=edificio che serviva per trattare gli affari, sanare le controversie ed amministrare la giustizia, svolgere assemblee pubbliche) ed inoltre il (2) mausoleo caratterizzato da un impianto centralizzato.

===La Basilica era destinata ad accogliere numerosi fedeli a cui erano destinati spazi distinti:

 -I catecumeni erano chiamati ad assistere al rito dal quadriportico (spazio aperto, circondato sui quattro lati da portici),

- I fedeli dalla navata,

-Le donne dai matronei (Loggiato interno che corre al disopra delle navate minori),

-I presbiteri avevano il loro posto riservato nel presbiterio, ( in fondo alla navata centrale e terminato dall'abside).

===I costruttori nel realizzare le prime strutture destinate al credo cristiano non intesero in pratica staccarsi dai modelli di quelli che erano stati i mausolei  ed i battisteri.

===L'arte romana fu ricalcata inoltre sia per le soluzioni tecniche che nei caratteri stilistici: colonne, capitelli, architravi: tutti elementi che frequentemente venivano asportati dagli edifici classici. Gli stessi mosaici nelle chiese di tradizione bizantina si distinguevano dalla precedente produzione profana solamente nel soggetto religioso.

(Segue)

Storia del Cristianesimo

Brevi Riflessioni n. 10

 Nel 381 viene eletto alla sede episcopale di Costantinopoli, nuova capitale dell’Impero Romano, Nettario il cui governo sarebbe durato sei anni. Era quello un periodo in cui molti vescovi, per le ragioni più varie frequentavano la capitale. In questo contesto ed in queste circostanze l’apparato burocratico imperiale ritenne opportuno convocare in periodi prefissati questi prelati congiuntamente al titolare della sede costantinopolitana sia per studiare che per  prendere decisioni su questioni ecclesiastiche (che fino allora facevano capo all’imperatore da solo). In questo scenario e contesto sorse la struttura del “sinodo permanente” che sino ai nostri giorni assiste i vertici ecclesiastici del patriarcato dell’antica Costantinopoli, oggi Istambul, contrariamente al potere tuttora personale in capo al Papa nella struttura della Chiesa romana.

Quanto alle frequenti deviazioni dottrinali che fino ad allora, all’interno del Cristianesimo, si erano incentrate sull’interpretazione della Trinità, dal IV secolo ad esserne investita e’ stata l’interpretazione della cristologia (=studia e definisce chi e che cosa Gesù Cristo è, basandosi sulle informazioni che lo riguardano contenute nei vangeli e nelle epistole paoline e cattoliche del Nuovo Testamento, con particolare attenzione alla sua natura umana e divina) con annessa altre problematiche sulla condotta a cui doveva attenersi il fedele cristiano.

All’Arianesimo si era fatto fronte asserendo che il Figlio di Dio era “della stessa natura” del Padre”. Questi era il Verbo, ma era anche uomo. Si dovette quindi affermare che questi aveva due nature (la divina proclamata a Nicea e quella umana). I passaggi non furono facili né indolori (…apollinarismo) e fu il concilio di Costantinopoli del 381 a proclamare la natura umana completa di Cristo.

(Segue)

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Sergio Zavoli: è stato giornalista, scrittore, politico e conduttore televisivo italiano (21 settembre 1923, Ravenna—4 agosto 2020, Roma). Da un testo da lui curato abbiamo estratto q.s.:

«Il mio maggiore desiderio è questo: vorrei arrivare consapevole al momento della mia morte, che è il più importante della vita. Vorrei poter guardare in volto il Mistero ad occhi aperti».

La Storia del Cristianesimo non è,.., la profezia incarnata? Dio entra nella nostra storia, questa è la promessa, assicurandoci il percorso inverso. E’ l'annuncio che fa tutt’uno di Dio con noi, e di noi con Dio. Quest’unità  si incardina in Gesu’, morto sulla croce. Che si fa uguale all’uomo per condividerne tutto, dalla nascita alla morte. Nessun’altra religione ha un fondatore l’oltraggiato, l’ucciso con un’esecuzione atroce e disonorevole, dopo una vita pubblica durata, all’incirca, tre anni. Maometto, profeta, capo militare, statista, morì vecchio e onorato. Buddha -che spesso, e a ragione, viene considerato un alto termine di confronto per il cristianesimo- Buddha l’illuminato, vide diffondersi la sua dottrina, crescere a dismisura il numero dei discepoli, e morì in pace a ottant’anni avendo già conosciuto il Nirvana, cioè la liberazione dal dolore. Sul suo viso, guardate, e’ disegnato un ineffabile, perenne sorriso. Confucio, l’altro grande saggio dell’Oriente, visse senza tormenti, circondato dal rispetto di tutti, in pace  con se’ e con gli altri. Questo non è accaduto per Gesu’. E lo scandalo è così straordinario che i cristiani, per mille anni, non hanno osato rappresentarlo con lo strazio della croce.Il Cristo dei primi secoli e’ il Buon pastore, quello dell’epoca bizantina ha sulla croce i segni della maestà e della vittoria sulla morte. Ma proprio questo è il suo primato: l’essere al centro del dolore del mondo e viverlo fino alla morte, una morte consumata secondo il patimento, la paura e persino la solitudine dell’uomo. Questa centralità del dolore condiviso e’ il segno che Dio sceglie di essere noi. Pascal dice: “Gesù è il mediatore senza il quale ogni comunicazione con Dio viene cancellata”. E’ un’espressione nella quale mi riconosco, senza per questo ignorare che altri spiriti, religiosi e laici, si affidano a convinzioni diverse, che profondamente rispetto.

Partinico. Studenti contrari a dedicare una scuola ad una icona dell’antimafia

La maggioranza degli studenti del liceo scientifico di Partinico, stando a quanto riportano i media, si sono opposti alla decisione degli organi scolastici di intitolare la scuola a Peppino Impastato perché ritenuto «troppo divisivo», per la sua adesione politica all’allora “Democrazia Proletaria”. In 997 studenti su 1.335 (il 73%)  si sono detti contrari (177 gli astenuti, 181 i favorevoli) a intitolare la scuola al coraggioso giornalista di Cinisi che predicava attraverso la sua radio libera la bellezza contro il brutto della speculazione edilizia mafiosa della cittadina.

Per gli studenti di Partinico dunque la militanza di Impastato inficierebbe qualunque altra considerazione, persino il martirio, persino la perdita della vita.

Gli contestano di essere stato un eroe della lotta alla mafia solamente perché portava una maglietta ideologica addosso. Si coglie quindi  la sensazione che chi possiede passione politica in un contesto di democrazia pluralista sia portatore di un disvalore.

Da che il mondo è mondo si è sempre saputo che l’impegno politico rappresenta un valore e non un fattore sminuente. Il sacrificio della vita per un impegno politico ha ovunque  valore universale.

«Il suo è un nome divisivo», spiegano invece i rappresentanti dei ragazzi, che contestano anche il metodo della scelta: «Rispettiamo e siamo consapevoli dell’importanza storica e sociale della sua figura nel nostro territorio, ma non si può negare che fosse un personaggio politicamente schierato».

 Nostra convinzione è che divisiva non può mai essere la militanza di qualsiasi cittadino che viva con le sue idee all’interno della legalità democratica. Divisiva era di contro la figura del boss Badalamenti che lo fece ammazzare; questi si che era divisivo dal momento che viveva in contrasto alle leggi dello Stato.


Un Personaggio


 Alessandro Trocinogiornalista del Corriere della Sera, dove si occupa di politica.

NascitaMilano il 21 novembre del 1965






Che fare ?


con Putin?


Come trovare la giusta misura tra la 

resa alle pretese territoriali ed egemoniche 

di Vladimir Putin e il pericolo di un 

allargamento del conflitto e di una terza 

guerra mondiale? I leader europei si 

interrogano sull’atteggiamento da tenere 

e se Emmanuel Macron ha ribadito la 

possibilità di inviare truppe sul terreno, 

gli altri Paesi, Italia compresa, si mostrano 

molto più cauti, escludendo un intervento 

diretto.

sabato 16 marzo 2024

Ancora su Crispi (2)

 Nell'anno 1847 nel Meridione, in Calabria ed in Sicilia, scoppiarono delle rivolte che preludevano all'indipendenza dell'Isola dal regno borbonico; Crispi era componte di spicco del Comitato promotore e riuscì a sfuggire all'arresto solo per un pelo. Nell'anno dsuccessivo, da Palermo nel ruolo di componente del Comitato promotore della rivolta era a Palermo da cui le truppe borboniche erano dovute allontanarsi. Crispi aveva il compito di trasformare le scomposte forze rivoluzionarie in truppe ordinate. Seppe effettivamente svolgere ottimamente il compito al punto che Ruggero Settimo, capo del governo provvisorio anti-borbonico gli assegno un posto prestigioso a suo fianco.

Gli storici, fino a questa fase storica, in Crispi vedono un protagonista anti-borbonico ma non un patriota che aspira all'Unità nazionale dalle Alpi a Pantelleria. Agiva da siciliano e per l'autogoverno dell'Isola e alcuni storici sostengono che egli non guardasse -ancora- oltre lo stretto di Messina, pur avendo risieduto a Napoli per l'attività professionale.

Sul piano ideologico, sempri gli storici, intravedono in lui un uomo più che disinvolto. Quando sui tavoli della politica emerse l'idea di assegnare il Regno di Sicilia al secondo genito di Carlo Alberto, l'acerrimo repubblicano mazziniano Francesco Crispi fu il più caloroso sostenitore. Ma quando la vicenda storica, col generale Filangeri, riportò l'ordine borbonico in Sicilia Crispi scelse la fuga dall'Isola e da Torino si dedicò al giornalismo-

(Segue)

Parole ricorrenti sui media

Le europee

Le elezioni europee in Italia si terranno l’8 e il 9 giugno (nelle stesse giornate si voterà per  le Regionali in Piemonte  e alcune Comunali): 
è il primo test a carattere nazionale dopo le Politiche 2022 che hanno visto nel nostro Paese il Centro-Destra in testa.

L’Italia eleggerà 76 deputati su 720 complessivi.

Beni Culturali (4)

 Non abbiamo notizie circa la possibilità di un risveglio culturale locale che abbia come riferimento “forte” l'Antiquarium locale, su cui ci siamo intrattenuti sul Blog nei giorni scorsi e su cui torneremo perché tutti, noi residenti, ne possiamo cogliere -dal nostro punto di vista- la rilevanza non solo culturale ma anche quella socio-economica. Già qualcuno ci segnala che oltre all’Antiquarium, a Contessa E., e’ attualmente preclusa pure la fruizione della Biblioteca Comunale. 

Non conosciamo le motivazioni di queste prolungate carenze di fruizioni, ne’ le programmazioni che, immaginiamo, esistono. In quanto Blog continueremo a sottolineare che ai nostri giorni le comunità lontane dalle città devono, se vogliono restare vitali, saper coniugare vivere civile con cultura, ossia saper coniugare crescita economica (=investimenti) e cultura (=significati del vivere).

  = = =

  Nostra convinzione è che i beni storici-culturali, se adeguatamente ripristinati alla condizione di offerta di servizio pubblico e adeguatamente valorizzati nella loro rilevanza civile costituiscono - in ottica economica- volano di crescita culturale dell’area su cui Contessa E. insiste e quindi di potenzialità ulteriore di ordine socio-economico. I beni storico-culturali, e’ risaputo, rafforzano l’identità e l’orgoglio delle radici peculiari di ciascuna popolazione.

  Eviteremo nell’immediato di ulteriormente tornare a evidenziare  che Antiquarium, Biblioteca Comunale e attenzione sul destino della parlata arbereshe, rappresentano tutti fattori determinanti di richiamo e accoglienza per visitatori da aree vicine e lontane, e persino lontanissime.

(segue)

Un Personaggio

 

Paul Evdokimov, dopo essere stato esiliato dal regime sovietico a Costantinopoli, nel 1923 fissa la residenza a Parigi dove è riconosciuto fra i massimi filosofi e teologi del Novecento.

Nascita: 1901 San Pietroburgo

Morte: 1970 Meudon



Chiese di ritualità 

orientale


Il fascino delle luci, piccole,

nell’ombra che dona 

alle immagini

la profonda profondità 

di Colui verso il quale

esse ci portano,

tale e’ il segreto

della presenza liturgica 

delle Chiese d’Oriente.

venerdì 15 marzo 2024

Elezioni vere ed elezioni fasulle

Nel 2024 decine di paesi andranno al voto,
interessando la metà della popolazione
globale. Da nazioni ricche a quelle in via
di sviluppo, in pochi mesi si deciderà il
destino del prossimo decennio.




A Mosca il risultato è già conosciuto ovunque senza che si attenda lo sfoglio: per la quarta volta lo zar, Vladimir Putin,  si presta ad una farsa elettorale, proprio come accade nell’Iran degli ayatolla. 

Altro paese totalitario che ama le farse è la Cina. Li’ le farse totalitarie vanno in scena da 75 anni. 

 In Occidente il giorno elettorale più atteso è il 5 novembre. La sfida negli USA è tra Joe Biden e Donald Trump e quel risultato avrà conseguenze in America e nel mondo intero. Li’ si gioca una diversa visione del ruolo degli Stati Uniti fuori dai loro confini: aperti o chiusi al mondo esterno, pronti o meno a proteggere gli alleati (leggi Ucraina, Israele, Taiwan). 
 Non si tratta solo del confronto aperto con Pechino e Mosca, ma anche dei rapporti chiave con  il resto del mondo.

Ancora su Crispi

 Torniamo frequentemente sul blog su questa figura di arbereshe perchè si tratta di un personaggio complesso, non facile da tratteggiare in poche righe.

 Nacque a Ribera da una famiglia di arbereshe originaria di Palazzo Adriano, che quasi regolarmente, generazione dopo generazione, aveva fornito tanti papàs alla Chiesa di rito bizantino di Palazzo Adriano. Lo zio "Vescovo" convinse il padre di Cicciu (come familiarmente lo chiamavano) a mandare il figlio nel Seminario greco-albanese di Palermo per farne un papàs e poi magari un Vescovo. In Seminario il ragazzo però non tardò a rivelare protervia ed indisciplina e il padre fu costretto a riprenderlo in casa e per successivamente farlo dedicare agli studi di giurisprudenza, che subito mostrò di non restarne granchè coinvolto. Ed il padre decise di tagliargli i viveri. A ventidue anni sposò quella che i libri di Storia chiamano la sua Rosina, da cui ebbe una figlia. Non passarono che pochi mesi che sia Rosina che la figlia appena nata morirono entrambi. Ciccio, ormai con i rapporti non ravvicinati con i familiari d'origine, tornò, su sua scelta questa volta a fare lo studente e riuscì a laurearsi in giurisprudenza a Palermo. Per esercitare la professione di avvocato fissò come sede dello studio Napoli.

 A Napoli, da filoborbonico che era stato fino allora, comincia a frequentare i circoli liberali e non tarda a diventarne figura di primo piano.

Un Personaggio


Alessandro Barbero, è uno storico e scrittore italiano, specializzato in storia del Medioevo e in storia militare.

Nascita30 aprile 1959 (età 64 anni), Torino








Nostri giorni




Le maggiori sfide del nostro tempo ruotano intorno

al bisogno di identità e alla difficoltà di conciliare  la

difesa dei principi con le costrizioni della geopolitica.

Lo stato nazionale  che pareva in via di superamento

in Europa si irrigidisce di fronte al fattore gestione

dell’immigrazione, mentre in Africa e in Medio Oriente 

crollano gli stati artificiali  lasciati in eredità  dal 

colonialismo.

La religione torna a proporsi come fattore di appartenenza

più forte della cittadinanza, perfino nei quartieri

delle città europee. L’ideale di un’economia globalizzata 

e di una democrazia da esportare con tutti i mezzi

urta con la crescita delle diseguaglianze, la scomparsa

della mobilità sociale, la credibilità sempre più 

scarsa delle elites.

giovedì 14 marzo 2024

Beni culturali (3)

Amare la propria terra ed i suoi simboli


 Il blog da sempre ha mostrato di essere interessato a voler conoscere e far conoscere la vicenda storica e preistorica di Entella. E’ altrettanto interessato e curioso nel voler seguire lo sviluppo scientifico e culturale sulle origini dell'umanità, quello che va dal periodo della comparsa (all’interno della famiglia degli ominidi) del primo essere classificabile nel genere Homo e che poi si estende sino all’invenzione della scrittura e alla nascita dei primi Stati, fino a quando, già, si è arrivati a circa cinquemila anni fa.
Prof. Giuseppe Nenci
(1924-1999)

L’Antiquarium Comunale “Giuseppe Nenci”
di Contessa Entellina fu inaugurato nel 1995,
intitolato nel 2000 alla memoria del
prof. Giuseppe Nenci. Il  Museo – realizzato
in collaborazione tra Scuola Normale,
Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo e
Amministrazione Comunale – offriva uno
spaccato della storia di Entella dalla
preistoria al Medioevo, della vita quotidiana,
dei culti, della topografia della città, degli
insediamenti  nel territorio.



   Al blog, a chi di esso si occupa, piace che gli studi e le conoscenze non restino in possesso degli studiosi ma vengano fruite, come e quando si desideri, da ciascun cittadino che abbia voglia di riflettere.
 
 Su questa pagina riportiamo una riflessione frequentemente usata dai ricercatori e dagli amatori della preistoria pervenutaci da un amico del trapanese che ci ha pure ricordato  di avere visitato, in anni lontani l’Antiquarium di Contessa Entellina.

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=Se rappresentassimo gli oltre due milioni e mezzo di anni trascorsi dalla comparsa di Homo habilis  fino ad oggi con una linea di 5 km di lunghezza, ogni anno corrisponderebbe a meno di 2 mm. In questo quadro il tempo precedente all’invenzione della scrittura occuperebbe 4990 metri mentre quello successivo all’invenzione della scrittura (quello che definiamo storico) occuperebbe appena 10 metri. Il periodo storico del Cristianesimo coprirebbe qualcosa meno di 4 metri e il tempo successivo la scoperta dell’America occuperebbe appena l’ultimo metro.

= se comparassimo la durata dalla comparsa ad oggi dell’umanità alle 24 ore della giornata, l’homo abilis, sarebbe comparso già alla mezzanotte, e la scrittura sarebbe stata inventata appena tre minuti prima della successiva mezzanotte.

Un Personaggio

Norberto Bobbio, filosofo e scrittore, docente di Filosofia del diritto e di Filosofia della politica, è stato una delle figure intellettuali più influenti dell’Italia del XX secolo. Dal 1935 insegnò a Camerino, a Siena e a Padova. 

Nascita18 ottobre 1909, Torino
Morte9 gennaio 2004, Torino




La distinzione

Destra/Sinistra



La distinzione tra la Destra e

la Sinistra, per la quale l’ideale

dell’eguaglianza e’ sempre stato

la stella polare, e’ nettissima.

Basta spostare lo sguardo alla

questione sociale internazionale,

per rendersi conto che la sinistra 

non solo non ha compiuto il 

proprio cammino ma lo ha

appena cominciato.

mercoledì 13 marzo 2024

Beni Culturali -2-

 Musei in Sicilia

Ci proponiamo di diffondere attraverso il blog, sul blog, amore ed apprezzamento per la Storia e conseguentemente  per le istituzioni preposte alla cultura, alla crescita e formazione dell’uomo. In questo quadro ruolo significativo intendiamo assegnare  ai musei archeologici regionali della Sicilia.

 Nell’Isola di Lipari, di poco a settentrione della Sicilia, nel secondo dopoguerra e’ stato realizzato il Museo Archeologico Eoliano. Li’ stanno, in gran parte, reperti archeologici provenienti da sistematiche campagne di scavo, condotte nel territorio delle isolette eoliane, dagli archeologi Madeleine Cavalier e Luigi Brea, a cui il museo è stato intitolato. La struttura ovviamente è fruibile da chi ama la Cultura e da li’ arrivano e si colgono -a chi ama la Storia e le ragioni di essere dell’uomo-  indizi sulla formazione e crescita dell’essere umano nel corso dei millenni.

In Russia si organizzano i partigiani anti-Putin?

I giornali di questi giorni parlano di Maximilian Andronikov (dai suoi definito Cesar), sarebbe il vicecomandante della legione Russia Libera, una organizzazione partigiana che conduce incursioni dal territorio ucraino in quello russo. Da una intervista rilasciata al Corriere della Sera sappiamo: 

1) Ha vissuto a San Pietroburgo ed è laureato in pedagogia, è stato fisioterapista ed è padre di 4 figli.

2) Si definisce democratico e sostenitore della libertà. Non è mai stato uomo sovietico, bensì -sottolinea- russo e cristiano ed, ancora, oppositore del regime di Putin.

La legione è composta da russi anti-Putin provenienti da militari dell’esercito russo, decisi di passare dalla parte ucraina in ottica e funzione anti-Putin.